Il diritto a manifestare non si tocca. Si possono discutere
le motivazioni, ma non si può mettere in discussione il sacrosanto diritto
costituzionale di manifestare pubblicamente le proprie idee. Farlo è
decisamente e inequivocabilmente eversivo, fascista, antidemocratico. Quindi, riguardo
la manifestazione di ieri sul clima, possiamo non essere d’accordo sul motivo
per cui i ragazzi sono scesi in strada ma non sul fatto che ci sono scesi.
Poi c’è l’insulto, che pensavo fosse prerogativa della
sinistra moderna quando affibbia epiteti vergognosi all’avversario politico.
Ricordate quanto è stato (ed è tutt’ora) vomitevole l’atteggiamento di tanti
personaggi e persone comuni di sinistra che offendono l’intelligenza e la cultura
di chi non la pensa come loro? Ebbene, oltre a essere oltraggioso e
inqualificabile, questo atteggiamento è uno dei motivi per cui la sinistra
perde elettorato come un tubo rotto perde acqua. Insultare i ragazzi che hanno
manifestato ieri per il clima è la stessa identica cosa. Affermare che migliaia
di giovani abbiano approfittato della manifestazione per marinare la scuola è un’offesa
gravissima nei confronti di quei giovani che, invece, ci sono andati
convintamente. E sono tanti, sono la stragrande maggioranza. Quella stessa
maggioranza di ragazzi che si è documentata, ha discusso, ed è andata a
manifestare consapevole di cosa stesse facendo. Dire il contrario è altrettanto
offensivo.
Tutto questo è un enorme regalo alla sinistra, è un autogol
strepitoso dello stesso Salvini che non ha capito, o sta facendo finta di non
capire (ma stavolta la strategia è sbagliata) che quattro manifestanti che
gridano insulti contro di lui non sono rappresentativi della moltitudine di
giovani che sono andati a manifestare per tutt’altro motivo. In questo caso si
è scesi allo stesso livello della sinistra che dà del decerebrato a chi non ha
votato a sinistra. I ragazzi che manifestavano ieri non sono decerebrati, sono
ragazzi preparati che hanno esercitato un loro diritto costituzionale.
Poi se non si è d’accordo con le ragioni della
manifestazione, è un altro discorso. E qui vorrei capire perché non si è d’accordo.
Luca Craia
Foto: Quotidiano.net