Lo sapete perché oggi non passa l’autobus? Lo sapete perché
siete dovuti andare al lavoro in macchina, in motorino, perché avete dovuto
portare vostro figlio a scuola oppure vi toccherà andare a riprenderlo? Lo
sapete perché centinaia di migliaia di Italiani oggi devono vivere i naturali
disagi che si vivono durante uno sciopero dei trasporti?
Voi direte: staranno lottando per ottenere un rinnovo
di contratto, un miglioramento retributivo o delle condizioni di lavoro, per
avere maggior sicurezza. No, oggi si sciopera, lasciando a piedi migliaia di
Italiani, perché è "Giornata internazionale
di lotta per i diritti delle donne”. Quindi, per tutelare i diritti delle donne,
le lasciamo a piedi e gli creiamo un sacco di casini per andare a lavorare, a
scuola, a fare quello che gli pare. Per tutelare i diritti delle donne, violiamo
il diritto alla libertà di movimento di tutti.
Che ci sia bisogno di tutelare
i diritti delle donne in diversi campi è fuor di dubbio: dall’equiparazione tra
maschio e femmina sul lavoro alla tutela della sicurezza stessa delle donne
persino in ambito familiare. Ma fare uno sciopero, facendo arrabbiare un grande
numero di persone costrette a bestemmiare per strada, per tutelare
genericamente questi diritti è quanto di più stupido e inutile possa venirci in
mente, talmente stupido e inutile che si potrebbe pensare al fatto che oggi è
venerdì e che lo sciopero allunga il weekend.
Solo che così si fanno i
danni, si toglie potere all’arma dello sciopero, lo si svilisce, gli si toglie
credibilità. Quando si sciopererà per cose più concrete, il tutto verrà
accomunato a questa pagliacciata odierna, e l’efficacia sarà bella che andata.
Ancora una volta va plaudito lo splendido lavoro dei Sindacati Italiani a
favore delle classi lavoratrici. Bravi.
Luca
Craia