C’era bisogno di chiarezza, sulla vicenda di Sinistra
Italiana a Montegranaro, e chiarezza hanno fatto Sara Di Chiara ed Eros
Marilungo con un articolo apparso oggi sul Carlino che spiega esattamente come
stanno le cose nei rapporti con Paolo Marinelli, accreditato del ruolo di
segretario cittadino che invece ha lasciato quasi un anno fa, il 20 aprile del
2018. La posizione di Marinelli è curiosa: è intervenuto in commento su un post
della pagina Facebook de L’Ape Ronza e, alle mie precise domande circa il suo
ruolo in seno al suo partito, non ha mai voluto rispondere, evidentemente
preferendo giocare sull’ambiguità della cosa, adducendo come motivo della sua
reticenza il fatto che L’Ape Ronza non è una testata giornalistica. Certamente da
un prossimo Consigliere Comunale così poco trasparente sappiamo cosa aspettarci.
In ogni caso, i due Consiglieri di SI hanno finalmente chiarito la questione,
tranquillizzandoci sul fatto che Marinelli non rappresenta altri che se stesso
e che, quindi, candidandosi con Ediana Mancini, come pare abbastanza certo, lo
fa a livello squisitamente personale.
Intanto SI chiarisce anche la sua posizione su eventuali (e,
pare, anch’esse certe) alleanze elettorali. Se si dice che si faranno accordi
con una lista civica che non riporti alcun simbolo di partito, il che potrebbe
far pensare a un’apertura verso la Mancini, poi si ribadisce che la “gratitudine”
non va a chi li “ha minacciato cinque anni fa”, con un chiarissimo riferimento
proprio alla lista ora chiamata “La strada giusta”, schieramento da cui SI è
uscito sbattendo la porta e registrando il plauso generale e addirittura il
brindisi di Roberto Basso.
È molto netta anche la staffilata nei confronti della
segreteria provinciale di SI, che appoggerebbe un’alleanza con la Mancini ma
boccerebbe senza appello un accordo con Gismondi. In effetti, entrambe le liste
dovrebbero essere civiche e, quindi, non si capisce perché l’una debba essere
più gradita ai Fermani dell’altra, tanto più che ci sono elementi di destra in
entrambi i casi. Ed è qui che Di Chiara e Marilungo mettono un paletto preciso:
“la politica parte dal basso, dall’ascolto del popolo e dai circoli, non da
chi, seduto nelle segreterie, divulga comunicati senza conoscere le esigenze
dei Montegranaresi” (fonte: Il Resto del Carlino). A questo punto mi pare ci
sia poco da aggiungere, se non attendere l’esito della riunione di partito
prevista per stasera, dalla quale scaturirà la decisione circa un’adesione alla
lista di Gismondi o una corsa in solitaria. Scommetterei sulla prima.
Luca Craia