Ci piace rendicontare, per quanto riusciamo a stargli
dietro, i miracoli che l’avvicinarsi delle elezioni provoca a Montegranaro. Per
esempio, i giardini pubblici, tolti viale Gramsci e quelli realizzati e
opportunamente inaugurati con squilli di tromba e codazzi di fan, sono
abbandonati da cinque anni ma, a poche settimane dalle votazioni che
eleggeranno Sindaco e Consiglio Comunale, improvvisamente ci si ricorda che l’erba
cresce (ma lo fa tutti gli anni) e i giochi si rompono. Così si rimette mano a
staccionate, scivoli, si rimettono le altalene dove per anni abbiamo visto
tralicci sul vuoto, insomma, si fa quello che si dovrebbe fare ogni anno a
primavera ma lo si fa una volta ogni cinque anni. Accontentiamoci, direte voi.
C’è da gridare al miracolo, invece. E, se andate sulla
pagina Facebook del Comune, troverete persino cittadini grati di questo fervore
preelettorale, con tanto di lodi e genuflessioni. Ma qualcuno non è contento, e
scrive a L’Ape Ronza lamentando incuria e oblio. Per esempio, proprio ieri
abbiamo pubblicato su Facebook le foto dei giardini di Colle degli Olmi dove
nessuno mette mano dai tempi di Cavour. Chissà che, in questo mirabolante
sforzo compiuto dall’amministrazione comunale, che investe cifre astronomiche
(4000 Euro in 5 anni, pare, coinvolgendo i privati; con costi di questo livello
la cosa era fattibile tutti gli anni) non sia la volta buona che ci si ricordi
pure di quel giardino dimenticato.
Luca Craia