Se Maometto non va alla montagna, la montagna piglia e fa da
sola, magari facendosi aiutare dagli operai di Maometto. Questo è quello che è
successo in realtà in piazza Cavour, a Montegranaro, dove i titolari delle attività
commerciali dell’area si sono messi insieme, hanno tirato fuori i soldini e le
idee, sono andati in Comune e hanno detto “facciamo noi, basta che ci prestate
la manodopera”. Sicuramente è un
bellissimo esempio di senso civico e di intraprendenza per la soluzione di un
problema che veniva richiesta da anni trovando sempre orecchie sorde. Me lo
ricordo anche io, avendo avuto in piazza Cavour la mia attività per qualche
anno, e parliamo di circa trent’anni fa, che si chiedeva già allora di
intervenire nella parte centrale della piazza. Oggi finalmente la soluzione,
passata attraverso la collaborazione tra cittadini e aziende, dove il Comune non
ha potuto logicamente esimersi da fare la sua piccolissima parte.
La celebrazione che ne sta facendo, però, la lista “‘Mmezzo a
la strada”… ops… “La strada giusta”, utilizzando spazi istituzionali e
strumentalizzando l’azione civile dei cittadini, è stridente con la realtà. C’è
poco da celebrare: siamo di fronte alla sconfitta dell’Istituzione Comune di
fronte alle necessità dei cittadini, Istituzione che ha preferito intervenire
con i propri mezzi altrove lasciando inascoltate le istanze della gente, gente
che ha fatto da sola, ha risolto da sola sostituendosi all’Istituzione stessa.
Il tutto nonostante le tasse pagate. Bravissimi, quindi, i commercianti e i
cittadini, molto ma molto meno bravi gli amministratori.
Luca Craia
Articolo 21 della Costituzione Italiana: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». Quindi
pure io.