Sono lontanissimi i tempi in cui i Montegranaresi andavano
in massa a fare festa sulle sponde del laghetto del Torrione, al Parco Fluviale
che, un tempo, era un fiore all’occhiello e un’oasi di natura, pace e bellezza.
Il parco fu chiuso dal Commissario Prefettizio (ulteriore regalo dei dissidenti
che fecero cadere l’Amministrazione Gismondi e che oggi pare vogliano
ripresentarsi agli elettori sotto il simbolo di Forza Italia) per alcune
questioni legate alla sicurezza. Con l’avvento della nuova amministrazione si
sperava in una rapida soluzione dei problemi e una riapertura di questo luogo
tanto amato dai cittadini di Montegranaro ma, nonostante fiumi di parole,
nonostante tante rassicurazioni, a distanza di sei anni il parco è ancora
chiuso.
Fosse solo questo: un luogo abbandonato spesso è destinato a
diventare scenario di degrado e inciviltà. Assistiamo continuamente ad
abbandoni, atti vandalici e gesti incivili. Oggi scrivo sulla scorta di alcune foto,
che mi sono state mandate da un lettore, che mostrano il cancello del parco
diventato una piccola discarica abusiva. Ma, del resto, anche all’interno non
va meglio, con una selva che è cresciuta al posto dei prati. Abbandono e degrado
al posto delle promesse mantenute. Chissà che le elezioni non facciano un
miracolo pure qui?
Luca Craia