Comunicato
integrale
Peggio di una classe politica che dimentica la sofferenza
dei terremotati c'è solo una classe politica che sfrutta la sofferenza dei
terremotati, evocando il dramma del sisma a ogni pié sospinto, per ottenere
fondi aggiuntivi, visibilità mediatica, titoli di giornale, inviti in tv senza
poi fare nulla di concreto e utile.
E' accaduto ancora una volta con la Tirreno Adriatico,
l'evento sportivo più atteso nelle Marche: la giunta regionale aveva garantito,
attraverso l'assessore Moreno Pieroni, che molte delle tappe sarebbero
terminate in città colpite dal terremoto: ciò, era la tesi della Regione,
avrebbe dato visibilità al territorio, rappresentato un modo per tenere alta
l'attenzione e anche un veicolo di promozione turistica, giustificando così
l’utilizzo dei fondi stanziati per i terremotati ed utilizzati per la
promozione dell’evento.
E invece... invece di 7 tappe nessuna termina in comuni del
cratere e solo una sarà sede di partenza, Matelica.
Saremo noi comitati di terremotati, in modo auto-organizzato
e dal basso, ad accompagnare domenica mattina una troupe della Rai(che
ringraziamo per la sensibilità) in molti comuni del cratere maceratese:
mostreremo le ferite ancora aperte, ma soprattutto le tante esperienze di
resilienza sul territorio, la straordinaria bellezza della nostra terra e le
esperienze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche che possono,anzi
devono, essere vissute SIN DA SUBITO dai turisti che vorranno visitare questi
luoghi e godersi questa meravigliosa parte d’Italia.
Ora: noi sappiamo bene che non ha senso attribuire a un
evento sportivo - per quanto prestigioso - doti salvifiche e miracolose.
Sappiamo che non è "dando visibilità" che si risolvono due anni e
mezzo di gestione scellerata post sisma da parte dei governi (nazionali e
regionali). Però non ci stiamo più ad essere tirati per la giacchetta, non
vogliamo più rappresentare un pretesto per accedere a fondi che poi finiscono
altrove, né vogliamo che, in nome del terremoto, si facciano passerelle e
ospitate televisive, e in quelle sedi annunci roboanti ma vuoti, buoni solo per
le carriere personali.
Vogliamo come interlocutori politici personaggi senza alcuna
finalità di carriera. Invisibili, ma efficaci e attenti alle nostre richieste,
non ai like su Facebook, alle telecamere ed ai tagli dei nastri per le
inaugurazioni.
Per questo domani saremo all’arrivo della tappa, nella
splendida Recanati, con i nostri striscioni.
Per PROTESTARE CONTRO I GOVERNI - REGIONALI E NAZIONALI -
che non hanno ancora impresso l'annunciata svolta nella ricostruzione ed hanno
dirottato altrove i fondi a noi destinati.
Chiediamo :
1) a tutti i politici di non nominare più il dramma dei
terremotati, se non per presentare azioni concrete e reali.
2) al governo, attraverso il sottosegretario con delega al
terremoto Vito Crimi, di trasformare in legge quelle misure, promesse da Di
Maio e Salvini, indispensabili per la ripartenza dei nostri martoriati
territori !
3) alla regione Marche di modificare quelle scanadalose
delibere che stabiliscono di DESTINARE FUORI DAL “CRATERE” I FONDI STANZIATI
dall’Unione Europea PER I PAESI MAGGIORMENTE COLPITI DAL SISMA!
È TUTTO FERMO, PRATICAMENTE IMMOBILE......
E QUESTA È L’ULTIMA CHIAMATA !
Francesco Pastorella
Coordinatore Comitati Terremoto Centro Italia