Immagine trovata sul profilo Facebook di Marouhane Farah |
Marouhane Farah è il conducente dell’Audi A6 che
sabato notte ha ammazzato due persone, mandato in coma la loro piccola e all’ospedale
l’altro figlio. Marouhane Farah era ubriaco e drogato. Marouhane Farah stava scappando a tutta velocità e contromano da un altro incidente appena causato. Marouhane
Farah, mentre i soccorsi liberavano dalle lamiere i corpi straziati delle sue
vittime e portavano all’ospedale i bambini feriti, inveiva contro le forze dell’ordine
e i soccorritori con fare minaccioso, questo raccontano le cronache.
Le cronache raccontano anche altre cose. Marouhane
Farah è un pregiudicato. È entrato e uscito di galera ripetutamente, l’ultima
volta arrestato dai Carabinieri di Montegranaro con 230 chili di hashish in
casa. E, mentre lo arrestavano, minacciava i carabinieri. Marouhane Farah era
libero, a pochi mesi dall’arresto, era ubriaco e drogato, guidava una macchina
potente e con questa è stato libero di ammazzare due persone innocenti e
ridurre in gravi condizioni due bambini.
Le persone come Marouhane Farah esistono. Ci sono
anche Italiani, come Marouhane Farah, e quelli sono un nostro problema,
dobbiamo risolverlo noi. Ma Marouhane Farah non deve essere un nostro problema.
Marouhane Farah non doveva essere libero ma, soprattutto, non dovevas essere in
Italia. Quando un delinquente italiano commette un reato deve andare nelle
nostre prigioni a pagare e a espiare. Quando a commettere un crimine è uno
straniero, deve andare via dall’Italia, subito, e non deve tornarci.
Marouhane Farah è una persona pericolosa. Non lo è
certamente perché è Marocchino, lo è perché è un delinquente. Ma non è un
delinquente italiano, quindi deve essere un problema del suo Paese, non del
nostro. Un delinquente marocchino, nigeriano, canadese deve delinquere altrove,
non in Italia. Nel momento in cui delinque in Italia, non solo non deve essere messo
in libertà così facilmente, ma deve essere espulso, accompagnato fisicamente
nel suo Paese di origine.
È razzismo? No, razzismo è continuare a difendere
questa gente per tornaconti politici o per rigidità mentale, è razzismo contro
noi stessi, è stupidità. Dobbiamo difenderci da persone come Marouhane Farah,
che purtroppo sono tante, riempiono i giornali, compiono atti inenarrabili,
come per la povera Pamela, tanto per citare forse il più grave. Ma è gravissimo
anche quello che è successo sabato notte davanti all’Hotel Regina. Due vite
spezzate, una famiglia distrutta, il tutto perché un delinquente pericoloso era
libero di circolare e continuare a delinquere nel nostro Paese. Questo non deve
accadere, non può accadere, si faccia in modo subito, da oggi, che questo non
accada mai più.
Luca Craia