Premetto che, come sempre, essere
indagati non vuol dire essere colpevoli, bisogna attendere il verdetto, e il
verdetto, di solito, necessita di tempi piuttosto lunghi. Però l’accusa che viene
mossa al Sindaco di Montegranaro, Ediana Mancini, è un’accusa piuttosto
pesante, se è vero quello che riporta stamane Il Resto del Carlino, è un’accusa
che parla di negligenze e forse di omissioni, di cittadini inascoltati
nonostante manifestassero problemi seri, pericolosi per la salute. È un’accusa
che, al di là delle implicazioni penali, che mi auguro, alla fine dei giochi,
non ci siano, è anche un’accusa politica, e questo è grave, sempre
politicamente parlando. Quando un cittadino chiede all’Istituzione di
intervenire, l’Istituzione non può e non deve esimersi, a prescindere di chi
sia il cittadino, se sia amico o nemico, se sia comodo o scomodo andare a
intervenire, o qualsiasi possa essere il motivo per cui non si dà ascolto all’istanza.
È una brutta botta per “La Strada Giusta”,
questa indagine nei confronti del Sindaco e candidato Sindaco. Anche perché, se
ben ricordo, e credo di ricordare bene, qualche anno fa furono proprio gli
esponenti di questo schieramento, compreso il Sindaco stesso, a parlare di
impresentabilità nei confronti di Gastone Gismondi, quando questi si presentò
alle elezioni regionali avendo sul capo un’indagine in corso, poi risoltasi in
una totale assoluzione. Si parlò di questione morale, di legalità. Ora forse si
dovrebbe applicare lo stesso metro di misura. Ora forse Ediana Mancini dovrebbe
dimostrare coerenza e ritirare la sua candidatura, perché se è vero che un
cittadino è innocente fino a prova contraria, questo valeva anche per Gismondi
all’epoca. E se all’epoca Gismondi era “impresentabile” secondo la Mancini e il
suo schieramento, oggi la situazione è la medesima.
Luca
Craia