Ancora un incidente in viale Gramsci, a
Montegranaro, questa mattina. Erano passate da poco le 12,00 quando una vettura
condotta da una signora montegranarese, per evitare un pedone che aveva
inavvertitamente invaso la parte di marciapiede carrabile, era costretta a
sterzare bruscamente per poi finire addosso a una delle fioriere in travertino
facenti parte dell’arredo del marciapiedone. Nulla di grave, non si è fatto
male nessuno se non la fioriera. La signora ha avvisato la Polizia Municipale
lasciando le generalità e gli estremi dell’assicurazione, così la fioriera, che
poco non costa (ogni vaso di travertino costa, in media 518 Euro) almeno non la
dovrà pagare la collettività. Un plauso alla signora per il senso civico, che
dovrebbe essere normale ma, di questi tempi, non lo è.
È l’ennesimo incidente sul percorso del
marciapiedone, fiore all’occhiello dell’Amministrazione Mancini. Dopo i
problemi con il noto Zippomat, che ogni tanto si imbizzarrisce e spacca qualche
malcapitata vettura che gli transita sopra, anche i vasi non hanno buona sorte
ed è già capitato che qualcuno sia andato a sbatterci. Si direbbe sfortuna, ma
evidentemente sfortuna non è.
È il progetto, è il concetto, è l’idea
del marciapiede a essere sbagliata fin dall’origine, al di là dell’estetica che
può piacere o non piacere (a me, per esempio, piace). Il Zippomat è pericoloso,
lo abbiamo detto più volte: si alza senza preavviso e non ha sistemi di
sicurezza che lo blocchino se la sua corsa è occupata da macchine o persone.
Potenzialmente è una bomba. Ma anche il marciapiede è un potenziale, ma anche
reale, pericolo. La carreggiata è strettissima e non ammette errori. Basta una
distrazione e si va a sbattere contro i gli arredi. Ma si può anche trovare un
pedone, al posto, per esempio, di una fioriera. Lo spazio di manovra è troppo
limitato.
E gli stessi pedoni hanno difficoltà a
capire se stanno camminando su un marciapiede o in mezzo alla strada. Trattandosi
si un marciapiede, almeno esteticamente, la sensazione è di camminare in
sicurezza, anche perché il pedone che scende da palazzo Francescani non sa se
la strada sia aperta o meno. E comunque confondersi è troppo facile.
Occorre ripensare il tutto, e la
prossima amministrazione comunale, qualunque essa sia, dovrà sicuramente
rimettere mano alla cosa, ripensando circolazione, tempi e modi. Finora non si
è fatto male nessuno, almeno non seriamente. Non attendiamo cose più gravi.
Luca
Craia