LA CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: LEGGI ORDINARIE E LEGGE SPECIALE SUL TERREMOTO IN CONFLITTO TRA LORO – UNA MOZIONE PER AGIRE A LIVELLO NAZIONALE
Comunicato integrale
La vicenda
delle macerie contenenti amianto approderà in Consiglio Regionale con una
mozione a firma Elena Leonardi (Fratelli d'Italia) la quale evidenzia le
problematiche inerenti la gestione delle stesse, siano esse derivanti da crolli
spontanei sia quelle generate in conseguenza dell’esecuzione dei necessari
interventi di prima emergenza e successiva ricostruzione.
Un atto
doveroso – esordisce Leonardi – poichè la cronaca ci racconta di una situazione
di stallo causata dalla divergenza tra le leggi ordinarie, vale a dire il
Decreto Legislativo n. 152 del 2006 e tutta la normativa speciale scaturita a
seguito dell'emergenza sisma del 2016. Ci si trova pertanto con un articolo del
cosiddetto "Decreto-sisma" che
contiene di fatto una deroga relativa alla classificazione dei rifiuti
includendo i materiali derivanti dai crolli e quelli originati da operazioni di
abbattimento e demolizione, tra i rifiuti urbani non pericolosi, con esclusivo
riferimento alle fasi di raccolta e trasporto. Quindi questo articolo deroga
rispetto al D. Lgs. 152 del 2006 il quale include anche “i rifiuti
derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che
derivano dalle attività di scavo tra i rifiuti speciali.
Quello
che mette ora in crisi il Cosmari, deputata alle operazioni di raccolta e di
successivo stoccaggio delle macerie stesse, è una contrapposizione tra
norme sullo specifico della materia dell'amianto – continua Elena Leonardi – e
una definizione scevra di interpretazioni, che ora manca, sul fatto che
attualmente la norma limita le operazioni di raccolta e trasporto alle
macerie insistenti su suolo pubblico ovvero, nelle sole aree urbane, su suolo
privato. Questa modifica alla norma ordinaria, inevitabilmente, pone
l’interrogativo su cosa debba intendersi per “area urbana”, stante
l’assenza di una sua definizione giuridica e urbanistica.
Il
Decreto Legislativo n. 8/2017 inoltre ha stabilito che qualora il rinvenimento
avvenga successivamente al conferimento presso il sito di deposito temporaneo
così come accaduto per il rinvenimento presso il deposito di stoccaggio - il
rimanente rifiuto, privato del materiale contenente amianto, e sottoposto ad
eventuale separazione e cernita delle matrici recuperabili e dei rifiuti
pericolosi mantiene la classificazione di "rifiuto urbano non
pericoloso" e come tale deve essere gestito per l'avvio a successive
operazioni di recupero e smaltimento. In questo caso i siti di deposito
temporaneo possono essere adibiti anche a deposito, in area separata ed
appositamente allestita, di rifiuti di amianto.
Tenuto
conto dell'ammontare di grandissime quantità di macerie pubbliche e private
ancora da smaltire nei territori del sisma Centro Italia – prosegue la
capogruppo regionale di Fratelli d'Italia - urge la necessità di dare risposte
immediate al processo di smaltimento e lavorazione in presenza di amianto,
chiarendo in maniera univoca se la legge speciale sul sisma deroga
al d.lgs. 152 del 2006 e a tutte le leggi in materia ordinaria.
Ho inteso
pertanto – conclude la Leonardi – far si che la mozione impegni la Giunta
Regionale ad agire presso il Governo Nazionale affinché si istituisca un
Tavolo Tecnico urgente al fine di chiarire univocamente l'applicazione delle
norme sulle macerie contenenti amianto per sanare il divario attuale tra la
norma ordinaria e quella speciale del sisma.