Comunicato integrale
Uno spreco di soldi, a cui si aggiungono bugie e prese in
giro ai danni dei cittadini di Montegranaro. E’ questo che vediamo in piazzale
Papa Wojtyla, al quartiere di San Liborio, dove sono fermi I lavori di
sistemazione del parcheggio e di risanamento e di sostituzione del collettore
fognario.
Forse è necessario ricapitolare le tappe di questa vicenda,
che negli scorsi ha visto uno sversamento delle fognature a ridosso di
un’abitazione, al punto che il garage è diventato inutilizzabile. Sono stati
ben due gli interventi dell’Amministrazione comunale, a partire da dicembre
2014, per una spesa di 50.000 euro. Ricordo le parole dell’assessore Aronne
Perugini, all’epoca, che con il solito tono sprezzante ed atteggiamento di
superiorità si lamentava dello sperpero di risorse necessario per riparare I danni
provocati dai cattivi lavori svolti dall’amministrazione precedente.
Ebbene, cosa è successo dopo? Non solo la situazione non si
è risolta, ma è addirittura peggiorata, perchè allo sversamento si è aggiunto
il cedimento di alcuni punti per la salita di ingresso al garage dell’edificio,
diventata completamente impraticabile.
E siamo ai nostri giorni, quando in piena campagna
elettorale, l’assessore Perugini e il Pd montegranarese hanno dato conferma del
loro modus operandi. Hanno promesso mari e monti e, ad aprile, si è arrivati
alla determina con cui sono stati affidati i lavori di sistemazione di piazzale
Wojtyla alla ditta Gran Sasso costruzioni, per una somma di 59.000 euro. A
pochi giorni dal voto la ditta è arrivata, ha transennato l’area di cantiere,
ha rotto l’asfalto, poi non si è più visto nessuno. E’ di questi giorni la
notizia, data a mezzo stampa dall’assessore Perugini, che il Comune ha avviato
la procedura per togliere l’incarico alla ditta appaltatrice. Mi sono recato
negli uffici insieme al consigliere Ermanno Vitali, dove ho avuto modo di
appurare che non esiste agli atti alcuna revoca e che gli stessi funzionari
hanno appreso dai giornali la volontà dell’Amministrazione di agire in questo
senso, ma formalmente non è partita nessuna procedura.
Trovo questa vicenda letteralmente insopportabile. Parliamo
di soldi pubblici, complessivamente quasi 120.000 euro, spesi senza venire a
capo del problema. Non basta: alla vigilia del voto si è preteso che un’azienda
partisse in fretta e furia con i lavori (quando avrebbe avuto 6 mesi di tempo,
a partire dall’affidamento), solo per dare una dimostrazione di efficacia ai
residenti del quartiere, per poi lasciare tutto abbandonato a se stesso. Ed
ora, senza che ci sia in realtà alcun provvedimento, si annuncia una revoca del
contratto, che con ogni probabilità porterà il Comune ad un contenzioso con
l’azienda, con ulteriori spese a carico di tutti i cittadini. Una condotta
mirata solo al consenso, senza badare al bene della collettività, al contenimento
della spesa ed alla corretta azione amministrativa.
Gastone Gismondi
Gastone Gismondi