Comunicato integrale
Al di la’ degli
annunci e dei proclami che quasi quotidianamente sono propinati dalla Direzione
degli Ospedali Riuniti, i cittadini possono constatare quotidianamente lo stato
di abbandono in cui versano le due strutture degli ospedali di Torrette e del
Salesi.
Ci riferiamo in
questa occasione a quei servizi non sanitari, che servono ad alleviare i disagi
di chi, per vari motivi, è costretto a passare diverse ore o, addirittura,
diverse giornate all’interno dei presidi ospedalieri.
A Torrette ormai dal gennaio 2015 è
stata chiusa l’edicola e questo genera una forte difficoltà per i pazienti, per
i loro accompagnatori e per tutti coloro che ogni giorno frequentano l’ospedale
e sono costretti a lunghe attese per sottoporsi a visite mediche o ad esami
diagnostici o ad altri tipi di prestazione.
In tutti gli
ospedali d’Italia, anche di dimensioni molto più ridotte rispetto a quelle di
Torrette, sono attive rivendite di giornali e riviste, oltre che piccoli empori
dove poter acquistare generi di conforto. In alcuni casi c’è anche un’attività
di parrucchiera.
Ormai è
ampiamente dimostrato dalla scienza, oltre che dal buon senso, che la cura dei
pazienti non si concretizza solamente attraverso l’erogazione di prestazioni
sanitarie ma anche con l’attenzione globale alla persona in tutti i suoi
aspetti.
Di tutto questo
non c’è traccia nella gestione dell’Ospedale di Torrette e qualche anno fa tale
grave carenza è emersa negativamente anche da un’indagine dell’AGENAS
(l’Agenzia Nazionale della Sanità), che aveva come oggetto proprio
l’”umanizzazione delle cure”.
E le cose non
vanno certamente meglio al Salesi,
dove ormai dal 2014 è stato chiuso il bar interno. I piccoli pazienti, le
signore ed i loro accompagnatori devono accontentarsi di merendine confezionate
e di bevande erogate dai distributori automatici o devono uscire dall’ospedale
per cercare il bar più vicino.
Alla fine dello
scorso anno avevano annunciato in pompa magna che il bar sarebbe stato riaperto
entro il mese di marzo 2019 ma ancora non c’è la minima traccio di inizio dei
lavori anche se continua la politica degli annunci.
E’ una vergogna
!!!
Ed è anche più
vergognoso se questa situazione viene messa a confronto con le decine di
dichiarazioni trionfalistiche, con le quali i gestori dei due ospedali
cittadini, magari accompagnati dal Presidente della Regione e dall’onnipresente
Rettore dell’Università, producono spot autocelebrativi ed annunci di
realizzazioni, che poi non si concretizzano mai.
Non saper
risolvere i problemi non è cosa bella. Prendere in giro i cittadini è molto
peggio.
Sandro
Zaffiri Capogruppo Lega Marche