LA VICEPRESIDENTE COMMISSIONE SANITA': NON
SI PREVARICHI L'AUTONOMIA DELLA COMPETENTE COMMISSIONE. OCCORRE DARE RISPOSTE
AI TANTI SOGGETTI CHE HANNO APPORTATO SUGGERIMENTI E PROPOSTE DI MODIFICHE
Comunicato integrale
"Il Piano Socio Sanitario regionale,
attualmente assegnato alla competente Commissione Sanità, merita rispetto ed
adeguata valutazione delle osservazioni apportate dai tanti soggetti che
abbiamo ascoltato in queste settimane". Esordisce così la Vicepresidente
della Commissione Sanità Elena Leonardi dopo l'uscita di Ceriscioli che ha
affermato di voler chiudere l'iter di questo piano entro l'estate.
"Non si sa se prenderla a ridere o a
piangere" – prosegue ironicamente la Leonardi – "perchè questo Piano
è in ritardo di ben cinque anni, un tempo in cui la Giunta Regionale ha avuto
le mani libere per sostituirsi ad esso con atti e provvedimenti settoriali che
hanno portato la sanità marchigiana alla situazione che tutti possono vedere".
"Sono stata l'unico consigliere regionale che due anni fa presentò
un'interpellanza per sapere che fine aveva fatto la bozza del nuovo Piano
Sanitario" – continua la rappresentante di Fratelli d'Italia - "dato
che la legislatura regionale era iniziata da ben tre anni". Dopo gli
impegni e le rassicurazioni esso è stato "partorito" solo nel gennaio
di questo anno con tutte le criticità che ha un Piano così schematico e con
tabelle relative alle aree di intervento limitate e, secondo la capogruppo regionale,
deficitarie.
Per questo sono state utili e continuano ad
esserlo, le audizioni degli operatori medici, degli infermieri, dei
rappresentanti dei pazienti, i sindacati e i rappresentanti territoriali come i
sindaci. Proprio per quest'ultimo caso, quello dei Sindaci – prosegue Elena
Leonardi – ho ripetutamente e pubblicamente affermato in sede di Commissione,
che tutti coloro che hanno fatto domanda per essere auditi devono essere
ascoltati e ricevuti, Sindaci con ospedali o altri servizi territoriali,
compresi quindi. Occorre infatti dare risposte serie e concrete a chi in queste
settimane ha apportato osservazioni, critiche, suggerimenti e richieste di
modifiche migliorative, perchè il tutto, prosegue la Leonardi, è inteso
nell'ottica del miglioramento della qualità del servizio per il cittadino.
"Mi auguro che quello di Ceriscioli
sia solo un auspicio e non la volontà di dettare i tempi di esame alla
Commissione, la quale deve essere autonoma ed avere il giusto tempo per
metabolizzare tutte le osservazioni pervenute e trovare un minimo comun
denominatore in grado di farci elaborare le modifiche necessarie". Per
questo, prosegue la Vicepresidente Leonardi, chiedo maggior rispetto per il
ruolo dei componenti della Commissione che stanno lavorando affinché, ognuno
per i propri ruoli e rappresentanze politiche, questo Piano migliori il più
possibile soprattutto per una sanità più equa, più vicina ai marchigiani e ai
territori svantaggiati delle aree interne o colpite dal sisma.