INTERROGAZIONE
REGIONALE PER CONOSCERE IL PERCHE' DEL MANCATO INDENNIZZO AI COMUNI.
Comunicato
integrale
La
questione delle macerie del sisma finisce in consiglio regionale grazie ad
un'interrogazione del capogruppo Elena Leonardi, di Fratelli d'Italia, la quale
esordisce ricordando il decreto Legislativo 189 relativo al sisma il quale
stabilisce che il Piano per la gestione delle macerie è redatto anche allo
scopo di limitare il volume dei rifiuti, recuperando i materiali che possono
essere utilmente impiegati come nuova materia prima da mettere a disposizione
per la ricostruzione conseguente ai danni causati dagli eventi sismici del 2016.
Leonardi
ricorda che l'articolo 28 di questo decreto specifica che questi rifiuti,
derivanti dai danni dovuti ai crolli, se non utilizzati, possono essere venduti
“ed il loro ricavato è ceduto come contributo al Comune da cui provengono”. La
norma è chiara – continua la rappresentante del partito di Giorgia Meloni – e
di conseguenza il Soggetto Attuatore del Sisma, ha affidato il servizio di
rimozione, trasporto, trattamento e successivo avvio a recupero o smaltimento
delle macerie ed altri materiali derivanti dal crollo degli edifici, alla
Società Cosmari del maceratese.
Nel
mese di ottobre 2017 il Servizio Protezione Civile regionale ha emesso così il
Piano Operativo Regionale per la Gestione Macerie sisma 2016, in esso si
ribadisce che per i materiali non utilizzati, il ricavato della loro vendita è
ceduto come contributo al Comune da cui provengono tali materiali.
Tutti
i comuni del cosiddetto Cratere non hanno visto sinora un euro di “contributo”
a seguito dell'applicazione dell'articolo 28 della legge 229/2016 – il
consigliere Elena Leonardi – ricorda, ad esempio, i sindaci di Arquata del
Tronto e di Acquasanta Terme, che la stampa ha definito “stanchi” ed "al
limite.. perchè in tre anni non stato fatto quasi nulla”.
Nell'interrogazione
della Leonardi pertanto si chiede che fine hanno fatto i fondi di cui al
ricavato della vendita delle macerie che dovrebbero andare ai comuni: nella
sola provincia di Ascoli Piceno difatti i quantitativi di macerie rimosse hanno
superato i 305 milioni di Kg, in quella di Macerata siamo a pari livello (circa
306 milioni di Kg).
Si
chiede di rendere conto delle motivazioni che stanno portando al mancato
risarcimento ai comuni dei ricavati previsti dal Decreto 189/2016, inoltre come
intende agire la Regione Marche, in qualità di soggetto attuatore del sisma
2016, affinché si applichi velocemente l'articolo in oggetto. Infine, nello
specifico, a quanto ammonta, sinora, il ricavato delle vendite del materiale di
risulta di cui al medesimo articolo 28 del Decreto Legislativo 189/2016.