“Sono qui per annunciarvi ufficialmente
la terza edizione di Risorgimarche”. Comincia così il video di Neri Marcorè, in
versione Messia, che finalmente ci tranquillizza dopo mesi d’ansia: anche quest’anno
il festival che tanti soldi e tanto beneficio ha portato alle popolazioni
terremotate si farà. Sta ancora contattando gli artisti che si presteranno a
cantare e suonare gratis per prati, Marcorè, quindi non sappiamo chi sarà a
dare vita alle varie tappe dell’iniziativa. Intanto, però, Salvatore Marcorè
ringrazia quelli che lo hanno fatto nelle passate edizioni, “grazie ai quali
quella terra duramente colpita dalle scosse del terremoto di tre anni fa è tornata
a rivivere, grazie alla musica e alla solidarietà di migliaia di persone che si sono
messe in cammino per raggiungere quei prati, quelle montagne, ascoltare musica,
stringere mani, conoscere esperienze di persone che hanno vissuto questa
drammatica pagina della loro vita”.
E sì, perché le zone terremotate delle
Marche sono tornate e rivivere, anche se chi ci abita non pare se ne sia
accorto, tanto da fare ben due manifestazioni a Roma per chiedere che parta
finalmente la ricostruzione. Forse sono distratti, i terremotati, e non hanno notato gli
immensi benefici che Risorgimarche ha portato, ma ci pensa Marcorè il Messia a
ricordarglielo.
“E quest’anno si riparte, perché c’è
bisogno ancora di dare una mano” dice l’attore con un guizzo di pessimismo
cosmico, specie quando dice che “la situazione è tutt’altro che risolta”. Ma come? Non
eravamo ripartiti? Vabbè, quisquiglie, non polemizziamo sulla solidarietà. Del
resto sia Marcorè che le migliaia di fan intervenuti ai concerti degli anni
passati hanno partecipato in massa anche alle manifestazioni degli ultimi
giorni, riempiendo le piazze romane e il raccordo anulare. Come dite? Non c’era
Marcorè? C’erano solo poche persone e tutti terremotati? Nessuno che sia andato a portare solidarietà concreta? Vabbè, avranno avuto da
fare per organizzare la terza edizione.
Terza edizione, terzo anno dal
terremoto. E sta tutto ancora così, come l’anno scorso, come due anni fa.
Fortuna Marcorè che ci fa cantare.
Luca
Craia