È notizia ormai diffusa, quella
relativa al traffico di pneumatici e altri rifiuti pericolosi scoperto gestito
da due Ghanesi che avevano base a Montegranaro. A smantellare il deposito e
fermare il traffico illecito e pericoloso ci hanno pensato i Carabinieri del
Nucleo Operativo Ecologico, ma credo sia giusto e doveroso riconoscere che il
tutto nasce da un’indagine della Stazione dei Carabinieri di Montegranaro, al
comando del Maresciallo Giancarlo Di RIsio. La stessa operazione è stata
possibile grazie al supporto degli uomini di Di Risio e del corpo locale della
Polizia Municipale. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
I Carabinieri di Montegranaro stanno, ormai
da tempo, conducendo un’azione forte e incisiva contro la criminalità che,
purtroppo, ha eletto domicilio nel piccolo paese del Fermano. È proprio grazie
al lavoro di questi uomini che il traffico di stupefacenti viene contrastato
con interventi sempre più frequenti e pesanti ma, come vediamo da questa ultima
notizia, la lotta al crimine è a tutto campo. E i risultati arrivano, specie
se, finalmente, i Carabinieri e la Polizia Municipale collaborano.
Montegranaro è un piccolo paese, sta
subendo i contraccolpi di una pesantissima crisi economica e di settore, da cui
consegue una sua evidente esposizione al rischio di diventare terra di nessuno e
habitat ideale per delinquenti di ogni genere. Solo attraverso un controllo capillare
del territorio si può arginare il fenomeno, unitamente a scelte politiche serie
e lungimiranti e alla collaborazione della popolazione. Poi servono le leggi,
ovviamente, e questo è forse il problema più grosso. Basti pensare che i due
Ghanesi protagonisti del traffico di rifiuti, in galera molto probabilmente non
ci andranno (sono stati denunciati) e non lasceranno certamente l’Italia. È in
questo i Carabinieri, con tutta la buona volontà, non possono farci nulla.
Luca
Craia