Comunicato integrale
“Abuso d’ufficio, turbativa d’asta,
concorso in corruzione e traffico di influenze illecite. Sono accuse molto
gravi quelle che gli inquirenti muovono a carico dei vertici dell’Azienda Sanitaria
Unica Marchigiana e dell’ex consigliere regionale del PD Fabio Badiali, oggi
Sindaco di Castelplanio, e per la gravità di tali accuse chiediamo che il
presidente, nonché assessore alla sanità, Ceriscioli si prenda la
responsabilità politica di aver nominato uomini di sua fiducia come Alessandro
Marini e che valuti l’azzeramento delle alte cariche della sanità regionale”.
A dichiararlo sono il Sen. Paolo Arrigoni,
Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega Marche, e il capogruppo del
Carroccio in Consiglio Regionale Sandro Zaffiri. “Lo chiediamo innanzitutto
perché le indagini possano seguire il loro corso in piena e assoluta serenità”,
commentano Arrigoni e Zaffiri. “Se le ipotesi di reato fin qui formulate
fossero confermate ci troveremmo di fronte ad un quadro inquietante: un sistema
di diffusa corruzione, volto a favorire il legame tra politici del PD, ruoli
apicali della sanità e un colosso del mondo delle cooperative emiliane come
Coopservice allo scopo di garantire l’aggiudicazione di gare e appalti
dietro la promessa di denaro o altri
favori”.
“Ci auguriamo – continuano gli esponenti
leghisti – che l’inchiesta non porti a scoprire una sorta di “Umbria 2”; per
ora è certo che queste due vicende sono accomunate da un panorama poco chiaro”.
“Per questo la Lega pretende trasparenza e che il presidente Ceriscioli faccia
al più presto chiarezza, riferendo in consiglio, su quanto è emerso. A
prescindere dai risvolti penali della vicenda – concludono Arrigoni e Zaffiri -
invitiamo però tutti i consiglieri regionali di maggioranza a prendere una
posizione chiara rispetto all’opportunità o meno di continuare a sostenere un’Amministrazione
regionale che, in particolare sulla sanità, si è resa responsabile di una serie
interminabile di brutte figure”.