Non piace ai Civitanovesi il progetto
del Comune di realizzare un parcheggio nel luogo chiamato “Varco sul Mare”. Non
piace agli albergatori, agli operatori, insomma, pare che non piaccia a
nessuno. Ma, per dirlo con certezza, occorrerebbe aprire un dibattito, sentire
la cittadinanza, incontrarla, incontrare gli imprenditori. Invece il gioco sta
in mano soltanto alla politica, e i cittadini riescono a esprimersi soltanto
sui social, come nel frequentatissimo gruppo Facebook "Civitanova Speakers’ Corner" dove, visti i
commenti, il progetto di Ciarapica non sembra essere apprezzato un granchè.
Ma la voce degli amministratori non si sente
neanche lì, tranne rari casi. Per esempio, è emblematico l’intervento, su un
post di un cittadino che si domandava cosa accadrà quando i posti auto ceduti
al privato serviranno al Comune per delle manifestazioni, chiedendosi se
toccherà che il Comune paghi, della segretaria del Primo Cittadino, Claudia
Giulietti, che risponde semplicemente con un laconico “non dire cavolate”.
Peccato che cavolate nemmeno pare siano, visto che la bozza di convenzione sembra che reciti così: “nel caso di chiusura
dell’accesso al nuovo parcheggio coperto e/o dei nuovi parcheggi a raso oggetto
di concessione, giustificata da ragioni di pubblica utilità e/o esigenze del
conducente, il conducente si impegna a corrispondere al concessionario il 75%
della tariffa oraria”. La risposta, il
cittadino, se l’è data da solo.
Ma, come sempre, sia giusto o sbagliato
il progetto (per chiarezza: secondo me è sbagliatissimo), credo comunque che la
politica non possa decidere sempre e comunque d’imperio. In un caso come
questo, in cui la decisione impegna la città per 35 anni, non qualche mese, con
conseguenze anche pesanti sulla vita dei cittadini e sull’economia turistica,
credo che ascoltare la popolazione e le categorie economiche sia intelligente e
giusto. E, soprattutto, quando il cittadino chiede risposte, l’Istituzione
dovrebbe darle.
Luca
Craia
(foto pubblicata su Facebook da Domenico Bevilacqua)