Elena Leonardi
(Fratelli d’Italia): “Tecnici esasperati e stufi di essere presi in giro.
Chiediamo al governatore Ceriscioli, vicecommissario alla ricostruzione, un
impegno formale per risolvere le questioni e i nodi che i professionisti
denunciano ormai da tempo”.
Una mozione per attenzionare sulle numerose problematiche da
tempo denunciate dai tecnici professionisti impegnati nella ricostruzione
post-sisma, attori fondamentali nel lungo processo di ricostruzione del
territorio terremotato. La annuncia il capogruppo al consiglio regionale di
Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, che ha voluto racchiudere nell’atto le
differenti e gravi criticità che oggi attanagliano i tecnici impegnati nella
ricostruzione, e delle quali si parlerà anche domani, martedì 23 luglio, nel
corso dell’incontro organizzato dall’Inarsind Marche a Cardarola, dal titolo
“Ricostruzione al palo. Tecnici esasperati pronti alla serrata”.
“I tecnici si dicono ormai esasperati, stanchi di essere
presi in giro e di attendere risposte concrete che possano sbloccare
definitivamente la situazione – ha affermato il capogruppo Elena Leonardi – la
lentezza ormai cronica del sistema di gestione delle pratiche della
ricostruzione, appesantita dalla burocrazia, si va ad aggiungere ai mancati
pagamenti delle parcelle dei tecnici che al momento si aggirerebbero intorno ai
100 milioni di euro per le sole Marche, alle disparità di trattamento economico
tra i tecnici impegnati nella ricostruzione pubblica e in quella privata, alle
disposizioni scadute e mai rinnovate dal Commissario e alle tante richieste di
modifica della normativa giunta in questi anni dagli attori del sisma e mai
prese in considerazione. Un’escalation critica che rischia di dare il colpo di
grazia alla ricostruzione e a tutto il territorio colpito dal sisma. Per questo
è necessario intervenire prima possibile e concretizzare le richieste che
vengono direttamente dai tecnici, circa mille quelli impegnati nella
ricostruzione, uomini e donne del territorio, spesso anche loro stessi
terremotati, che oggi si vedono costretti a lanciare un ennesimo allarme alle
istituzioni”.
Per questo il capogruppo Elena Leonardi ha ritenuto
impellente la necessità di impegnare il governatore, Luca Ceriscioli,
vicecommissario alla ricostruzione, e l’intera Giunta regionale, innanzitutto a sollecitate formalmente l'emanazione dell’Ordinanza commissariale in attuazione di
quanto disposto dal Decreto Genova, in merito all'anticipazione del 50% dei
compensi per la progettazione alla presentazione della domanda di contributo
all'Ufficio Speciale della Ricostruzione. Non meno importante la disparità di
trattamento in essere tale per cui le parcelle dei tecnici
incaricati di ricostruzione pubblica vengono calcolate seguendo il Decreto
ministeriale 17 giugno 2016, cosiddetto “Decreto Parametri”, mentre quelle dei
tecnici incaricati di interventi di ricostruzione privata dipendono dall’
articolo 34 del dl 189/2016 e dall’Ordinanza 12, il cui allegato, il Protocollo
d’intesa tra Commissario e Rete nazionale delle professioni dell’area tecnica e
scientifica, che disciplina le spese per le prestazioni tecniche e le
percentuali di contributo erogato, è per altro scaduto al 31 dicembre 2018.
“Le tariffe professionali risultano al contempo comunque
insufficienti a garantire il decoro del lavoro del professionista – ha aggiunto
Elena Leonardi – in quanto non coerenti con la legge dell’equo compenso (legge
n. 247 del 31 dicembre 2012, articolo 13-bis, come modificata dalla legge n.172
del 4 dicembre 2017 articolo 19-quaterdecies) e che a conti fatti il professionista
medesimo si troverebbe a lavorare a 4-5 euro all'ora per importi di lavori
bassi. Ho chiesto al governatore di impegnarsi affinché il Protocollo sia
rinnovato sulla base del Decreto Parametri, e contestualmente di lavorare per
sciogliere il nodo legato alla cosiddetta Ordinanza Chiese, di imminente
approvazione, la quale prevede un sistema di affidamento dei servizi tecnici
analogo a quello pubblico ma con compensi presi dalla ricostruzione privata”.
Nello stesso
atto, il capogruppo di Fratelli d’Italia, chiede alla Giunta regionale che di
adoperarsi in modo che le istituzioni competenti approvino la
possibilità di anticipo economico delle prestazioni tecniche da parte dei
committenti beneficiari del contributo di ricostruzione, che si solleciti il
Commissario Straordinario per la Ricostruzione per la nomina immediata del CTS
- Comitato Tecnico Scientifico - fondamentale per risolvere innumerevoli “casi
particolari” che i professionisti ed i tecnici degli Uffici Ricostruzione si
trovano ad affrontare quotidianamente e per l’istituzionalizzazione, nei Tavoli
Tecnici, della presenza dei rappresentanti degli Ordini professionali ricadenti
sul cratere e anche delle rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di
categoria.