Non si capisce perché Salvini non
stacchi la spina al Governo. È un governo inutile, dannoso, inerte, bloccato su
qualsiasi iniziativa, contraddittorio, litigioso. È un governo che non riesce a
definire una linea su niente, tutto preso da una parte ad accaparrare quanti
più voti possibili e dall’altra a cercare di recuperarli attaccando il proprio
alleato. Salvini è stato deludente, almeno per me, ma va detto che muoversi con
la palla al piede dei 5 Stelle non deve essere facile.
I 5 Stelle sono alla frutta: oltre alla
manifesta scarsissima capacità di governare, legiferare, tenere una minima coerenza
politica, continuano a inanellare uscite e iniziative che hanno dell’incredibile,
come la vendita di Alitalia a quei Benetton a cui vorrebbero togliere la
concessione per Autostrade o l’incredibile voto a favore di Ursula Von Der
Leyen, rappresentante di tutto quello che i 5 Stelle hanno sempre combattuto
dell’Europa e del suo concetto vigente.
È tutto uno strizzarsi l’occhio tra
Grillini e Piddini, sia a livello centrale che periferico. Le stesse
dichiarazioni di Zingaretti per tacitare le voci di accordi tra i due partiti
sortiscono l’effetto contrario, dando la netta impressione che si stia
lavorando su un nuovo accordo di governo con la Lega fuori, estremo tentativo, se non di recuperare
voti, di non farli più guadagnare a Salvini. Un tentativo che, comunque, si
realizzasse ammazzerebbe definitivamente il Movimento 5 Stelle. E farebbe
perdere un’altra manciata di voti al PD.
Quello che non si capisce, ripeto, è l’atteggiamento
della Lega e questo suo attendismo. La logica vorrebbe che Salvini punti
direttamente al voto, ma per votare a ottobre i tempi stanno esaurendosi e, nel
frattempo, gli altri si organizzano, magari ci portano verso il governo di cui
sopra che rischia di essere ben peggiore dell’attuale. Ma, soprattutto, l’Italia
resta ferma al palo, governata da un esecutivo bollito che rischia di
danneggiare anche lo stesso Salvini, oltre che il Paese.
Luca
Craia