Combatto da quando è stata eretta,
quella maledetta impalcatura, ossia dal 2001, per farla rimuovere. L’intervento
di messa in sicurezza di uno stabile in via Don Minzoni, a Montegranaro, datato
appunto 2001, è sempre stato di per sé più pericoloso dello stabile stesso:
ingombrante (decine di automobile ci hanno lasciato le fiancate), raffazzonato,
con pezzi attaccati alla bell’e meglio pronti a decollare al minimo rifolo di
vento. Una battaglia, la mia, quasi ventennale per fare in modo che si ripristinassero
almeno le condizioni minime di sicurezza. Nel tempo quella bruttissima
impalcatura è diventata il simbolo del degrado del centro storico di Montegranaro.
Lo scorso anno, d’estate, scrissi per l’ennesima
volta all’Ufficio Tecnico del Comune di Montegranaro denunciando la caduta dal
tetto di alcune lamiere, cosa estremamente pericolosa insieme a tutto il resto
dei pericoli che sia lo stabile che l’impalcatura rappresentano. Quella missiva
finalmente ha smosso qualcosa, forse perchè andata per conoscenza anche a
Procura e Prefettura: è stato dato l’incarico a un professionista per
progettare una nuova messa in sicurezza che libererà la strada dall’ingombro e
farà in modo che non ci siano più pericoli derivanti dallo stabile e dall’impalcatura.
La notizia è che presto cominceranno i
lavori. È stata stanziata la somma necessaria e ora non rimane che procedere
all’affidamento dell’incarico alla ditta che procederà alla realizzazione del
progetto di messa in sicurezza. Per me è una vittoria importante, simbolica
quanto lo è stata l’impalcatura fino a oggi. Una medaglia che mi appendo da
solo, e lo faccio senza falsa modestia, una medaglia che attesta che l’impegno
alla fine paga molto più di tante chiacchiere.
Luca
Craia