Comunicato integrale
In molti ricorderanno l’articolo di stampa dello
scorso aprile, mentre si entrava in campagna elettorale, in cui si dava notizia
dell’indagine a carico del sindaco Ediana Mancini, per omissione di atti
d’ufficio, riguardante l’inquinamento da idrocarburi della falda acquifera
sotto via Di Battista.
E si ricorderà anche la frettolosa e decisa smentita
data il giorno stesso dalla Mancini, affiancata dalla sua giunta, in cui si
liquidava la questione come una “fake news”.
In campagna elettorale nè io, nè i miei sostenitori,
abbiamo mai cavalcato tale vicenda, primo perchè non abbiamo mai fatto degli
attacchi agli avversari uno strumento di azione politica, secondo perchè davamo
per scontato che un sindaco, se assicura ai cittadini che “nulla le viene
contestato”, dice la verità.
Ora scopriamo invece che la sindaca Ediana Mancini è
indagata e lo sapeva. Quindi ha mentito alla città ed era consapevole di farlo.
Ha definito fake news una notizia fondata, ha detto che era tutto falso, ha
lasciato intendere addirittura che fosse una manovra per inquinare la campagna
elettorale.
Il punto non è sapere se la Mancini abbia commesso un
reato: non è la politica a doversi sostituire alla magistratura, che farà il
suo corso. Può accadere che un amministratore pubblico venga sottoposto ad
indagini e che spieghi e difenda il suo operato in tutte le sedi. Quello che è
inaccettabile, ed offende tutti i montegranaresi, è che un sindaco menta alla sua
città. Un gesto che fa ancora più rabbia, perchè compiuto da chi non ha mai
perso occasione per proclamarsi campione di trasparenza ed onestà. La Mancini
venga a riferire in Consiglio comunale dell’indagine che la riguarda, perchè
tutta la popolazione ha diritto di conoscere come stanno le cose. Inoltre,
spieghi anche per quale ragione il Comune non ha mai fatto nulla per sanare
l’inquinamento della falda acquifera di via Di Battista.
Gastone Gismondi