Un piccolo tassello della storia di
Montegranaro mi è stato fornito da un prezioso amico, appassionato di musica e
di bande, che sta facendo una ricerca sulla storia dei corpi bandistici della
provincia di Ascoli Piceno. Nella sua ricerca è venuto fuori un prospetto di
quella che era la situazione nel territorio provinciale che mi pare molto
interessante. La situazione descritta è quella del 1873, anno in cui, in
provincia, erano presenti ventuno bande musicali in altrettanti paesi.
È evidente che, la presenza di un corpo
bandistico indica che, in quel periodo, il paese fosse florido, ovviamente nel
contesto dell’epoca. Infatti, non tutti i centri abitati potevano permettersi
un gruppo musicale in quanto, allora come ora, questo comportava dei costi, e
nemmeno tanto esigui, come può testimoniare il mio amico Presidente dell’attuale
Banda Omero Ruggieri, Armando Mariani. Il fatto, quindi, che Montegranaro
avesse una banda fin dal 1857 testimonia sia che il paese avesse già allora un’economia
piuttosto vivace e prospera. Testimonia anche una grande sensibilità culturale
e una evidente coesione sociale, cosa che, purtroppo, nel tempo pare essersi,
se non perduta, molto ridotta.
Dalla ricerca del mio amico risulta che
la banda di Montegranaro, nel 1873, era composta da ben 30 elementi. È un
numero cospicuo di componenti, specie se si pensa che Fermo, città molto più
grande e sicuramente più strutturata, allora aveva una banda di 27
strumentisti. Il corpo bandistico montegranarese all’epoca era il terzo più
numeroso della provincia, dopo Sant’Elpidio a Mare, che ne aveva 40, e
Montegiorgio, che ne aveva 38. Con lo stesso numero di componenti del gruppo montegranarese c’erano le
bande di Ascoli, Montalto, Offida e Santa Vittoria.
Il direttore della banda di Montegranaro,
sempre nel 1873, era Nicola Mattioli. La banda si finanziava autonomamente, con
contributi dei cittadini e dei componenti, al contrario della maggior parte dei
sodalizi dell’epoca che erano quasi tutti sovvenzionati dal Comune. È notevole
la longevità di alcune bande: quella di Montegiorgio, per esempio, ancora viva
e attivissima, tanto da essere punto di riferimento per tutto il territorio
fermano, o quella di Monterubbiano che nel 2019 festeggia il 200° anniversario
dalla fondazione.
Luca
Craia