Non posso che
essere preoccupato per gli attentati (se si confermeranno tali, ancora non è
del tutto certo) contro la sede del PD di Dorgali e contro la vettura del
Sindaco di Cardedu. Se si confermerà la matrice politica dei due episodi (in
Sardegna non è una novità attaccare le istituzioni, e non sempre per motivi
politici), saremmo di fronte a un bruttissimo episodio che dovrebbe farci
interrogare su quale direzione il dibattito politico stia prendendo.
È da tempo che
affermo che la dialettica politica sta attraversando uno dei momenti più bui
della storia d’Italia e, se si arriva a far saltare in alto le sedi di partito
o le automobili, il passo verso scenari molto più pericolosi è davvero breve. E
ha ragione Zingaretti quando dice che è ora di fare “basta
avvelenare i pozzi”.
Solo
che Zingaretti questo invito lo deve rivolgere a tutti, prima di tutto ai suoi
che, da oltre un anno, stanno avvelenando ogni dibattito con insulti e bassezze
di ogni tipo. Ma non solo, episodi di violenza si sono registrati in gran
numero da parte di esponenti di sinistra contro manifestazioni o eventi
organizzati dalla Lega: figure di Salvini appese a testa in giù, attacchi
violenti ai gazebo, Chef Rubio che minaccia di andare a cercare gli elettori
leghisti casa per casa. Quindi sì, bisogna smettere di avvelenare i pozzi,
bisogna smettere di usare la violenza in politica, ma bisogna smettere tutti.
Il PD, Zingaretti e la gente di sinistra in generale non possono avere la
licenza.
Luca Craia