Dopo il dramma sfiorato, dopo la paura,
una volta appreso che Mario Iadonato non rischia più la vita benché la ferita causatagli
da un Marocchino ubriaco che l’ha accoltellato sia piuttosto seria, ora è il
momento delle passerelle, delle foto sui giornali, delle dichiarazioni
altisonanti, delle promesse, della costernazione pelosa. Poi passeranno i
giorni e interverrà la solita spugna che cancella rapidamente la memoria dell’opinione
pubblica, e tutto tornerà come prima: i nostri Carabinieri continueranno a
rischiare la vita per mano di gente che non dovrebbe circolare liberamente e
noi cittadini continueremo a essere sottoposti a rischi continui grazie a
politiche lassiste e autolesioniste.
A me il chiacchiericcio dei politici dà
sempre più fastidio, mi danno fastidio gli attestati di solidarietà fatti con l’oro
di Bologna, le promesse immantenibili, le frasi di circostanza di chi, nei
fatti e nei concetti, ci ha condotti in questa situazione in cui in un paese
piccolo come Montegranaro, dove dovrebbe regnare la tranquillità più assoluta
come è sempre stato nella storia, oggi un carabiniere viene accoltellato nell’esercizio
del proprio dovere, oggi c’è gente a piede libero nonostante ripetuti atti
contro la Nazione che la ospita, oggi un cittadino non riesce più a sentirsi
tranquillo.
La cosa più chiara che emerge da questa
brutta storia, e che i politici dovrebbero annotare a dovere per poi seriamente
lavorarci sopra, è che occorre mettere le forze dell’ordine nella condizione di
operare con efficacia e in sicurezza. Occorre che chi compia il minimo reato
venga punito e, se ospite a casa nostra, accompagnato immediatamente alla
porta. Sono cose che diciamo ogni volta che capita un fatto grave come quello
di sabato notte, e poi rimane tutto com’è. Credo sia ora di cambiare registro.
È importante per i cittadini italiani,
che meritano sicurezza e tranquillità, è importante per chi opera per questa
sicurezza, perché abbia la certezza, una volta fermato un criminale, di non
ritrovarselo in strada il giorno dopo, magari con sete di vendetta. È importante
anche per i cittadini stranieri che vivono e lavorano nel nostro Paese, che
cercano in qualche modo di integrarsi anche compiendo un certo sforzo e vedono
questo sforzo vanificarsi a causa dell’agire di questi criminali che con troppo
facilità lasciamo liberi di agire.
Bene quindi l’impegno di Salvini, che
si è pronunciato e ha promesso interventi pesanti in questo senso, ma sarebbe
bene che anche dall’altra parte politica, che è stata così pronta a esprimere
solidarietà, si smetta l’ipocrisia e si cominci a collaborare per soluzione che
non possono certamente essere quelle adottate fino a oggi, i cui risultati li
abbiamo visti sabato.
Luca
Craia