Finalmente, anche se con notevole
ritardo, anche le associazioni ambientalistiche marchgiane aderenti all’Alleanza,
Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra Marche, LAC
Marche, LAV Marche, Lipu Marche, Lupus in Fabula, Pro Natura Marche, Forum Paesaggio
Marche, WWF Marche, prendono posizione su Risorgimarche dicendo cose
perfettamente condivisibili. Almeno da parte mia sono condivisibilissime, visto
che le stesse cose le dicevo già alla prima edizione, tre anni fa, collezionando
insulti da ogni direzione, compreso il palco stesso dell’evento da cui Marcorè
mi appellò come Guru del web. Ora vediamo se anche le benemerite associazioni
di cui sopra meriteranno insulti o se la loro sacrosanta presa di posizione
servirà finalmente a una riflessione seria e profonda sull’utilità di questo
evento che, per quanto mi riguarda, rimane lodevole ma che andrebbe ricalibrato,
almeno per non danneggiare il paesaggio. Poi dare realmente solidarietà e aiuto
alle popolazioni terremotate è un altro paio di maniche. Sotto trovate il testo
integrale del comunicato dell’Alleanza.
Luca Craia
Il testo integrale
“RISORGIMARCHE
: SI ALL’AIUTO DEI TERRITORI, NO ALL’ASSALTO
DI MASSA AI LUOGHI PROTETTI”
Da qualche
anno si è presa l’abitudine di localizzare concerti ed iniziative di massa in
zone di interesse naturalistico, forse per facilità organizzativa, forse
contando sul richiamo del fascino dei concerti in alta quota e, da quest’anno,
anche sulle spiagge. Nelle Marche per il terzo anno consecutivo Neri Marcorè
organizza sui prati delle nostre montagne concerti molto frequentati. Le
associazioni ambientaliste regionali non possono che ringraziare Marcorè che è
stato l’unico personaggio pubblico marchigiano ad aver realizzato una serie di
iniziative che sotto il nome di RisorgiMarche dichiarano l’intenzione di dare
“una mano e mantenere alta l’attenzione” sulle conseguenze del terremoto. Come
non essere d’accordo con l’iniziativa?
Purtroppo
neanche quest’anno ci trova d’accordo la localizzazione degli eventi che noi
desidereremmo vicini ai centri urbani terremotati e lontani dai prati delle
montagne. Ciò per due motivi:
- il primo
motivo è che i residenti che cercano di risorgere si trovano attorno a quel che
resta dei centri abitati dove hanno localizzato le iniziative di ripartenza
economica con le prime botteghe e ristori, al di fuori delle “zone rosse”. Se
si vuole “dare una mano” concreta, anche sotto l’aspetto economico, è lì che
bisogna portare gli amanti della musica e dei concerti all’aperto.
- il secondo
motivo è che i prati delle montagne non hanno bisogno della pressione di
migliaia di
persone che,
anche con la adozione di misure precauzionali, in ogni caso comporta la distruzione
della flora, la modifica dell’habitat naturale, il disturbo con il rumore della
fauna e dell’avifauna ivi presente, l’aumento dei rischi di incendio.
I siti scelti
da RisorgiMarche (così come indicati dalla stampa) risultano essere inseriti
nel Piano Paesistico Ambientale Regionale e precisamente due siti (Spelonga
nel parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e Monte Fraitunno
nel parco nazionale dei Monti Sibillini) sono in aree BA, di “eccezionale
valore ambientale” dove le norme tecniche indicano “la presenza di specie vegetali endemiche e rare o in via di estinzione,
peculiari della regione Marche” che le classifica come “emergenze
botanico-vegetazionali”. In queste aree occorre adottare “misure protettive evitando in particolare
il danneggiamento di tutte le specie vegetali”. Entrambe le zone sono anche
aree floristiche protette (n.75 e n. 85) dove è prevista la tutela integrale
della flora. Cinque siti (Poggio San Romualdo all’interno del
parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, Piani di Monte
Torroncello, Monte Gemmo, Macereto nel parco nazionale dei
Monti Sibillini, Dosso Vallonica) sono in aree BB, “di rilevante
valore ambientale” dove le norme tecniche indicano “la presenza di associazioni vegetali di grande interesse…elementi
maggiormente condizionati da fenomeni di antropizzazione…” e dove “devono essere promossi interventi di
conservazione per la ricostruzione degli ambienti naturali”. A tal
proposito sono state effettuate le valutazioni di incidenza previste per legge?
La
preoccupazione ci coglie anche per il Jova Beach (Jovanotti) previsto per
agosto prossimo a Fermo poiché è stato scelto un luogo in riva al mare dov'è la
nidificazione del "fratino", un mini-trampoliere tutelato e di
abitudini molto particolari.
In
conclusione sarebbe molto importante se i protagonisti del mondo dello
spettacolo, per primi, dimostrassero una maggiore sensibilità ai temi della
tutela dell’ambiente e se chi è chiamato a fornire le autorizzazioni sapesse
indirizzare la scelta dei luoghi in senso favorevole alla sopravvivenza del
nostro patrimonio naturale. Gliene saremmo tutti grati!
La Alleanza della Associazioni Ambientaliste Marchigiane:
Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra Marche, LAC Marche, LAV
Marche, Lipu Marche, Lupus in Fabula, Pro Natura Marche, Forum Paesaggio
Marche, WWF Marche.