Comunicato integrale
L’associazione Culturale Azione Comune di fronte alle ultime
dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Pezzanesi, apparse sulla stampa con
particolare riferimento al comitato Don Bosco
di cui facciamo attivamente parte, ritiene necessario rispondere in
maniera democratica e pacata ma altrettanto ferma.
Iniziamo con il dire che, di
tanto in tanto, non nuoce a nessuno ricordare alcuni sacri capisaldi
della nostra costituzione; in particolare L’ Art.18 e l’art. 21. Il primo
prevede espressamente la libertà di associazione che presuppone una pluralità
di soggetti accumunati da un unico fine che, nel caso di Azione Comune, è
quello di partecipare al dibattito politico che si articola nella nostra città;
mentre il secondo riconosce il diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Proprio per questi motivi , cari signori della giunta, non
siete autorizzati a considerare come
semplici agitatori di professione , dei cittadini che, organizzati in
comitati , dichiarano di non essere in sintonia con alcune vostre
legittime proposte in merito al riassetto degli edifici scolastici di
Tolentino. In questo nostro comunicato, e solo per questa volta, non entriamo
nel merito della questione Scuola Don Bosco perché vogliamo ribadire, con Aldo
Moro che “la persona e la sua dignità viene prima di ogni cosa, addirittura
prima dello stato e delle sue istituzioni tant’è che i valori e i principi
sanciti nella nostra costituzione, non sono stati <<concessi>> e
quindi come tale revocabili, ma <<riconosciuti>> e quindi inviolabili”.
Proprio seguendo l’insegnamento di un tale gigante della politica italiana,
nella conferenza stampa del comitato Don Bosco di cui abbiamo avuto l’onore di
curare la parte introduttiva, ci siamo rivolti al Sindaco facendo definendolo “
nostro imprescindibile punto di riferimento che ricopre un ruolo
importantissimo e vitale per la nostra città” invitandolo semplicemente ad
ascoltare la nostra voce e l’accorato appello di 2500 persone che hanno aderito
alla nostra iniziativa. Anche perché
siamo convinti che ogni e qualsiasi sindaco, pur essendo eletto da una parte
politica, nel momento in cui riceve il mandato non rappresenta solo questa ma
tutti i cittadini che dovrebbe ascoltare
anche se non ne condivide le posizioni e a tutti dovrebbe rendere conto .
Definirci come
indistinta massa di signori con la sola volontà di delegittimare chi governa,
non rende onore né al sindaco né alla sua giunta. E’ semplice mancanza di
rispetto nei confronti di chi sta solamente svolgendo il sacrosanto esercizio
di partecipare alla vita democratica del paese. Intangibile è dunque il nostro
diritto al dissenso in relazione ad alcune scelte che vi state accingendo a
porre in essere. Se invece si sta
mettendo in atto il tentativo di spostare la discussione sul terreno della
rissa politica al solo fine di rifuggire dal merito delle questioni che stiamo
ponendo , vi informiamo che per quanto ci riguarda non troverete terreno
fertile.
Nell’ ambito della conferenza stampa di presentazione del
Comitato, dove sono prevalsi la moderazione e il buon senso, abbiamo teso la
mano all’amministrazione tutta rendendoci disponibili al confronto e al
dialogo. Abbiamo argomentato le nostre idee con tesi e dimostrazioni tecniche
ben solide, basandoci non sul sentito dire ma
su relazioni prodotte da tecnici incaricati dal comune e riferendoci,
sempre e comunque, ai vari decreti emanati in questi ultimi due anni dalle
varie autorità competenti .
Lei, nonostante il suo atteggiamento decisamente poco
accomodante, è e rimane il nostro Sindaco pertanto le rinnoviamo ancora una
volta l’appello al dialogo libero, democratico e rispettoso.