La minaccia di querela, di adire le vie
legali, di farti scrivere dall’avvocato è da tempo uno strumento in mano a chi
fa politica, sia esso di destra, di sinistra, di sopra o di sotto, per
azzittire chi protesta, chi critica, chi dice qualcosa che fondamentalmente non
piace. Ne so qualcosa personalmente, visto che di querele me ne sono già prese
due, ho speso dei bei soldi per difendermi e per farmi dire che la querela era
infondata. È un sistema che funziona, perché una querela infondata la sopporti,
due un po’ meno, quando cominciano a diventare tante sono un bel problema,
soprattutto economico, anche se poi vinci tutte le cause. Il sistema italiano
funziona così: chiunque ti può querelare per diffamazione, se ha soldi per
farlo, anche se non ci sono i motivi minimi. Intanto ti porta in tribunale, ti
fa pagare un avvocato e, quando il procedimento viene archiviato, perché quasi
tutti vengono archiviati, se ti vuoi rifare dei soldi che hai speso devi fare
causa a tua volta. Così chi ha soldi da spendere, come può essere un’organizzazione
politica che, magari, gli avvocati manco li paga, chiude la bocca a chi crede
che in democrazia ci sia libertà di opinione e di espressione.
Ora Zingaretti codifica questo sistema:
apre una pagina apposita perché chiunque, e dico chiunque, può segnalare
contenuti che sembrino diffamatori. Dal sembrare diffamatorio all’esserlo ce ne
passa, ma intanto si mette a punto un sistema preciso per creare delle belle
liste di cattivoni, magari da minacciare soltanto di azioni legali, oppure da
portare in tribunale.
La motivazione è condivisibile: c’è
davvero un clima d’odio imperante sui social, un clima in cui qualsiasi
imbecille può dire le peggiori cose, magari coperto dall’anonimato di un
profilo falso. Ma se si ritiene di mettere un freno all’odio istillando altro
odio, oppure creando un clima di terrore giudiziario, credo che la strada intrapresa sia piuttosto
perigliosa, soprattutto per la democrazia stessa. Perché, vedete, in questo
calderone in cui verranno infilati coloro che criticano il PD di Zingaretti, rischiano
di finirci, non solo i cretini che sparano scempiaggini a vanvera, ma anche
quelli che, a ragione, muovono critiche circostanziate. Come in questo caso:
questo posto rischia tranquillamente di finire segnalato sulla pagina dei
cattivi. Sono molto preoccupato, e non sto scherzando.
Luca
Craia