Era il 2 agosto del 2011, 8 anni fa
esatti, quando l’assemblea dei soci fondatori, riunita nella nostra ex sede di
via Castelfidardo, nei locali adiacenti alla chiesa di San Pietro che allora ci
venivano concessi dalla Parrocchia, costituiva ufficialmente l’associazione
Arkeo. Allora si chiamava Archeo – con il ch anziché la k – e aderiva all’Archeoclub
d’Italia. Da allora sono passati otto anni e sono successe tantissime cose.
Abbiamo perso il ch, come impostoci dall’Archeoclub quando ci sganciammo, ma abbiamo
guadagnato una ben più preziosa k, abbiamo perso soci ma ne abbiamo guadagnati
di molto più preziosi, e abbiamo fatto tante cose.
Abbiamo portato i turisti a
Montegranaro. Oggi tutti parlano di turismo, persino durante l’ultima seduta
del Consiglio Comunale ho sentito più volte parlare di turismo. Noi, i turisti,
li abbiamo portati davvero, corriere piene come non si erano mai viste.
Abbiamo dato dignità e lustro a un
luogo di cui Montegranaro si è sempre vantato ma che sempre ha lasciato a se
stesso: Sant’Ugo. Prima di noi, Sant’Ugo era un luogo chiuso, impossibile da
visitare, sporco. Soprattutto era un luogo sconosciuto. Lo abbiamo fatto
conoscere in tutto il mondo e oggi vengono a visitarlo da ogni dove. Questo lo
abbiamo fatto noi, tessendo contatti, alleanze, amicizie. Non ci ha aiutati
nessuno. Anzi.
Ma abbiamo fatto anche altro. Abbiamo
rifatto le luci di Sant’Ugo, appunto, e abbiamo eseguito, a nostro carico o con
l’aiuto di cittadini generosi, diversi restauri.
Abbiamo tenuto monitorato il patrimonio
culturale e artistico di Montegranaro, almeno finchè ci è stato consentito
farlo. Abbiamo sostenuto la causa del centro storico, di cui tutti parlano ma
di cui nessuno si occupa concretamente.
Sono passati otto anni, anni duri ma
belli, che ci hanno regalato amarezze, qualche ferita ma anche tante
soddisfazioni. Quello che facciamo noi non è così evidente, non ti porta il
plauso della folla. Le nostre manifestazioni sono frequentate da poche decine
di astanti, forse perché da noi non si mangia, di solito. Ma non facciamo
quello che facciamo per il plauso, che comunque non ci dispiace; lo facciamo perché
amiamo questo paese e siamo convinti che abbia grandi potenzialità.
Per questo voglio fare gli auguri ai
miei soci. A quelli che hanno fondato l’associazione, al Presidente, al
Direttivo e a tutti quelli che ci sostengono con incoraggiamenti e aiuti.
Voglio augurare a tutti di avere la forza per andare avanti, di riuscire a superare
le difficoltà, che sono tante, le avversità e gli ostacoli. Di avere almeno
altri ottanta anni da utilizzare per fare bene come abbiamo fatto finora.
Magari con qualche bastone tra le ruote in meno.
Auguri Arkeo.
Luca
Craia