Comunicato integrale
Si è svolta
l'annunciata conferenza stampa di Fratelli d'Italia indetta dal Portavoce
regionale Carlo Ciccioli, dal capogruppo in consiglio regionale regionale Elena
Leonardi e dal parlamentare della Regione Francesco Acquaroli per fare il punto
in vista delle elezioni regionali nelle Marche della primavera prossima.
Sono state
presentate le nuove adesioni al partito che rafforzano la struttura di Fratelli
d'Italia nella nostra regione, che è già particolarmente ricca di classe
dirigente qualificata. Erano presenti oltre all'ex sindaco di Ascoli Piceno
Guido Castelli, proveniente da Forza Italia, l'ex sindaco di Fermo Nino di
Ruscio, leader delle liste civiche di quella città; Andrea Agostini, anche lui
di provenienza civica ed ex sindaco di Porto San Giorgio; Massimo Bello ex sindaco
di Ostra Vetere, accompagnato dal consigliere comunale di Senigallia David Da
Ros proveniente dalla Lega; Andrea Assenti, vicesindaco in carica di San
Benedetto del Tronto, già coordinatore provinciale di Forza Italia di Ascoli
Piceno e Maria Lina Vitturini ex assessore ai Servizi Sociali di Porto San
Giorgio, attualmente civica, ma anche lei proveniente da Forza Italia. Si
tratta di ingressi pesanti perchè ognuno di loro gode di forte consenso sul
territorio e vanta grande esperienza amministrativa.
Il portavoce
regionale Carlo Ciccioli ha affermato che Fratelli d'Italia vuole essere la
locomotiva del cambiamento, sia a livello politico che per la crisi
economico-sociale che si è abbattuta sulle Marche, che da regione leader dal
punto di vista produttivo è diventata terra di disoccupati e di aziende
delocalizzate. Offriamo alla coalizione di centro destra il nostro impegno e il
nostro radicamento tra la gente per contribuire al successo, senza paletti ma
con la coscienza di rappresentare la colonna politico-organizzativa per
raggiungere il risultato.
L'onorevole
Francesco Acquaroli ha affermato che punti fondamentali del confronto con la
amministrazione uscente di Ceriscioli, caratterizzata dai pessimi risultati
conseguiti, saranno la logistica e le infrastrutture, la sanità, l'economia del
mare, la gestione del post-terremoto e la sofferenza in tutti i settori della
piccola e media impresa e del turismo. La nostra regione è ferma dal '94 e, in
questi ultimi venticinque anni, la sinistra ha affondato ancor di più la crisi
generalizzata che da oltre dieci anni si è abbattuta sulle economie europee.
La capogruppo
in consiglio regionale Elena Leonardi ha dichiarato che i problemi che
attanagliano la regione sono ancora tutti da risolvere: rappresentano la testimonianza
viva dell'incapacità di chi ha amministrato sinora nel dare risposte concrete
ai bisogni dei marchigiani. I dati relativi al turismo, afferma la Leonardi,
sono incontrovertibili: un segno negativo pari al - 13 per cento in un settore
che dovrebbe essere vitale per una regione che potrebbe invece offrire
moltissime opportunità economiche e di lavoro. Una delle colpe che non si
possono perdonare alla attuale Giunta Regionale, nella gestione post-terremoto,
è quella di aver fatto prevalere la logica di partito rispetto all'interesse
regionale, quando l'amministrazione Ceriscioli aveva lo stesso colore politico
del Governo Nazionale.
Di Ruscio si è
soffermato sui servizi che i marchigiani pagano più volte a cominciare dal
dissesto idrogeologico, vedasi le tasse che essi sono costretti a pagare al
Consorzio di bonifica, da cui non traggono alcun beneficio.
Andrea Assenti
ha sostenuto che è venuto il momento di passare dalle amministrazioni locali a
cambiare il governo regionale il quale non da risposte alla periferia,
arrocccandosi nei palazzi del potere, senza tenere conto degli interessi reali
delle persone.
Guido Castelli
ha affermato che i dati pubblicati proprio oggi sugli organi di informazione
vedono le Marche fanalino di coda del PIL delle regioni italiane, meno 11%
rispetto alla pre-crisi, contro una media del meno 4% per molte altre regioni,
e si avvia a diventare l'ultima regione del centro nord e la prima del centro
sud, separandosi dall'Emilia Romagna e agganciandosi all'Abruzzo. Aleggia così
il fantasma della povertà, da noi fino ad oggi sconosciuto: Ceriscioli continua
invece a dire che tutto va bene!
Andrea
Agostini ha detto di essere molto soddisfatto di partecipare per la prima volta
alla realizzazione di un grande progetto politico per il futuro e non ad un
semplice incontro di un partito: c'è la volontà di vincere e di essere coesi
con il resto della coalizione.
Massimo Bello
ha sostenuto che gli enti locali e i fondi europei, che la regione Marche
spende in quantità residuale mostrando scarsissima progettualità, rappresentano
la possibilità di un inversione di tendenza rispetto alla attuale deriva
economica. Portiamo l'esperienza di una classe dirigente che è risucita ad
affermarsi sia all'opposizione che al governo quando ha avuto la possibilità di
amministrare.
Ha concluso
Maria Lina Venturini sottolineando che l'incapacità della gestione del governo
delle Marche ha comportato pesantissima disoccupazione e la fuga dei giovani
verso altre regioni italiane o addirittura all'estero.
Questa volta –
ha detto Carlo Ciccioli – il centro destra non presenterà l'alleanza e la
candidatura alla presidenza all'ultimo momento, ma sarà il frutto di un impegno
sul programma che è già partito e subito dopo i risultati delle regionali del
prossimo ottobre in Umbria, Emilia Romagna e Calabria, porteremo al tavolo
nazionale le proposte uscite dal tavolo regionale della coalizione.