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MOB AL "MERCATONE UNO" DI CIVITANOVA MARCHE: EMBLEMA RECENTISSIMO DI
AZIENDE CHE HANNO CHIUSO
Comunicato
integrale
Per
ricordare al ministro Di Maio e al governo gialloverde che la crisi delle
imprese non va in vacanza, in tutto il territorio nazionale il partito di
Giorgia Meloni oggi si è mobilitato scendendo in piazza davanti a siti
produttivi in gravi difficoltà o che hanno addirittura chiuso.
Il
coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia di Macerata ha scelto un simbolo
recente di azienda che ha chiuso i battenti all'improvviso, lasciando a casa
decine e decine di lavoratori e loro famiglie, il "Mercatone Uno".
Con la presenza del coordinatore provinciale Massimo Belvederesi e di Andrea
Balestrieri coordinatore della provinciale di Fermo presso cui risiedono alcuni
dei lavoratori mandati a casa, aderenti e simpatizzanti del partito si sono
incontrati di fronte alla azienda posta presso l'uscita dell'autostrada, con
striscioni che inequivocabilmente vogliono ricordare al Ministro delle Attività
Produttive che esistono quasi duecento grandi aziende oggetto del cosiddetto
"tavolo di crisi", attualmente istituito presso il Ministero dello
Sviluppo Economico. La maggior parte di questi "tavoli" – ricorda la
capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi presente all'iniziativa
odierna – però non è mai stato riunito: il Ministero al massimo ha predisposto
la proroga della "cassa integrazione" in attesa di
"accompagnare" i lavoratori verso il reddito di cittadinanza.
Sono
queste – prosegue il coordinamento provinciale di Macerata di FdI – politiche
"passive" che non risolvono ma anzi alla fine peggiorano la
situazione; occorre una politica attiva di impresa per prevenire e
salvaguardare il tessuto produttivo. Le Marche sono un esempio di come una
certa politica di sinistra, oltre alla crisi generalizzata, abbia portato ad un
peggioramento del sistema manufatturiero rispetto al resto delle regioni
produttive italiane. La Leonardi afferma come crisi dei distretti del
calzaturiero, del mobile e dell'elettrodomestico vedono ora anche una crisi del
turismo che, con errate politiche regionali, non si è saputo attrarre
adeguatamente.
Il
capogruppo regionale conclude dichiarando che occorre strutturare un sistema
che incentivi la reindustrializzazione, preservando il tessuto imprenditoriale.