La politica è una cosa strana, piena di
sottigliezze metafisiche “che una moltitudine non ci arriva”, come direbbe
Manzoni. È quella di Matteo Renzi è una sottigliezza, non so se metafisica o
tuttochimica, che lo porterà a fondare un nuovo partito, lasciando il Pd in
braghe di tela (almeno secondo le sue aspettative) per poi allearsi con PD per
governare insieme al Movimento 5 Stelle. Lo ha annunciato pochi minuti fa sui
sui social. Questo è quanto ha scritto:
“Ho deciso di lasciare il Pd
e di costruire insieme ad altri una Casa nuova per fare politica in modo
diverso. Dopo sette anni di fuoco amico penso si debba prendere atto che i
nostri valori, le nostre idee, i nostri sogni non possono essere tutti i giorni
oggetto di litigi interni. La vittoria che abbiamo ottenuto in Parlamento
contro il populismo e Salvini è stata importante per salvare l’Italia, ma non
basta. Adesso si tratta di costruire una Casa giovane, innovativa, femminista,
dove si lancino idee e proposte per l’Italia e per la nostra Europa. C’è uno
spazio enorme per una politica diversa. Per una politica viva, fatta di
passioni e di partecipazione. Questo spazio attende solo il nostro
impegno. Lascio le polemiche e le dietrologie a chi sta nei palazzi. Io sorrido
a tutti e auguro buon ritorno a chi adesso rientrerà nel Pd. E in bocca al lupo
a chi vi resterà.
Per me c’è una strada nuova da percorrere. Lo faremo zaino in spalla, passo dopo passo. La politica richiede proposte e coraggio, non solo giochi di corrente. Noi ci siamo. Offriamo il nostro entusiasmo a chi ci darà una mano. Offriamo il nostro rispetto a chi ci criticherà. Ma offriremo soprattutto idee e sogni per l’Italia di domani. Ci vediamo alla Leopolda”.
Per me c’è una strada nuova da percorrere. Lo faremo zaino in spalla, passo dopo passo. La politica richiede proposte e coraggio, non solo giochi di corrente. Noi ci siamo. Offriamo il nostro entusiasmo a chi ci darà una mano. Offriamo il nostro rispetto a chi ci criticherà. Ma offriremo soprattutto idee e sogni per l’Italia di domani. Ci vediamo alla Leopolda”.
La domanda che ora ci possiamo porre è
questa: sta nascendo un nuovo partito di pseudosinistra? Oppure trattasi di una
riedizione della Democrazia Cristiana in salsa berlusconiana? Credo che Renzi,
in realtà, abbia capito che Berlusconi è finito definitivamente e, non potendo
entrare in Forza Italia e prenderne le redini in quanto Forza Italia è proprietà
privata di Berlusconi, ora se ne crea una tutta sua, in attesa del decesso
politico dell’altro. Nel frattempo governa coi Grillini. Solo in Italia, queste
cose.
Luca
Craia