SULLA VICENDA
DELLE VENDITE DEL MATERIALE DI RISULTA NESSUNA INDICAZIONE SU COSTI E RICAVI
DOPO LA FASE DI STOCCAGGIO
Comunicato
integrale
L'interrogazione
della capogruppo Elena Leonardi sulle macerie del terremoto ed il mancato
risarcimento ai Comuni dal recupero di queste è stata discussa in Consiglio
Regionale. L'assessore Sciapichetti, leggendo quanto formulato dagli uffici
competenti, non ha risposto a tutti i punti dell'atto descrivendo in maniera
generica il funzionamento dei cosiddetti "rifiuti" derivanti dai
danni crolli. Leonardi ricorda che ai sensi del Decreto Legge n. 189 del 2016,
le macerie del sisma, se non riutilizzate, possono essere vendute ed il loro
ricavato è ceduto come contributo al Comune da cui provengono. Risultando alla
sottoscritta – continua Leonardi – la mancata attuazione di questa norma seppur
alcuni comuni avessero fatto espressa richiesta, ho interrogato la Regione per
sapere quanto è stato applicato di questa legge straordinaria sul terremoto.
Sempre generica la risposta dell'Assessore Sciapichetti sulla vicenda tanto che,
a suo dire, le richieste di utilizzo da parte dei comuni sono state molto
limitate. E, sempre secondo l'assessore i ricavi sono stati di gran lunga
inferiori ai costi sostenuti, "nel complesso".
Leonardi
ricorda che alcuni piccoli comuni montani colpiti dal sisma "facevano
conto" su questi ricavati, ricordando le dichiarazioni di sindaci come
quelli di Arquata del Tronto e di Acquasanta Terme i quali sino ad oggi non
hanno avuto risposte in merito. Ricorda ancora Leonardi che nella sola provincia
di Ascoli Piceno i quantitativi di macerie rimosse hanno superato i 305 milioni
di Kg, quelli in provincia di Macerata circa 306 milioni di Kg.
Se nel
complesso, come riferisce l'assessore i costi sono stati minori dei ricavi –
conclude la capogruppo di Fratelli d'Italia - ciò non esula dall'applicazione
del famoso articolo 28 della legge 229/2016, così da poter almeno soddisfare le
richieste, finanziarie, di questi piccoli comuni terremotati.