L’ultima volta ci eravamo visti lo scorso marzo, per la serie di
incontri con le forze politiche in funzione elettorale. Poi il Comitato “Paese
Mio”, di cui sono coordinatore, ha fermato la propria attività per correttezza,
per non interferire con il voto. Ora, dopo circa sei mesi, torniamo a chiedere
un incontro all’Amministrazione Comunale di Montegranaro per fare il punto
sulla situazione del centro storico, una situazione per niente buona.
Il Comitato è nato circa un anno fa per sollecitare interventi per il
martoriato centro storico montegranarese, vittima di un degrado ormai antico e
progressivo che lo sta uccidendo. L’esordio alla fiera per la festa di San
Serafino, con una mostra fotografica degli orrori del castello, aveva già
sortito un grande effetto sull’opinione pubblica, riaccendendo la luce su un
problema che, purtroppo, si tende a dimenticare nonostante a parole siano in
tanti a preoccuparsene.
Ma è stata l’iniziativa “Puliamo Noi” a smuovere in maniera forte le
acque, provocando la reazione del Comune che, per impedire che andassimo noi a
pulire dove non si puliva da anni, mise a punto in fretta e furia un piano di
pulizia apposito per il centro storico e lo applicò immediatamente. Negli
incontri successivi ci furono date garanzie di intervento chiare e precise,
come l’uso costante della spazzolatrice, la pulizia delle cantine abbandonate e
piene di rifiuti e la chiusura dei pertugi per impedire il proliferare dei
piccioni. Purtroppo, però, ad oggi nulla di quanto promesso è stato realizzato.
Nel frattempo ci sono state le elezioni e si sono verificati
avvicendamenti in Giunta nei ruoli che riguardano il centro storico. Se gli
assessori ai lavori pubblici e urbanistica e all’ambiante sono ancora gli
stessi, è cambiato il referente specifico per il centro storico. Anche per
questo motivo abbiamo ritenuto necessario cercare di riaprire il dialogo con l’Amministrazione
Comunale. Il nostro spirito è sempre stato costruttivo e collaborativo, anche
se ci sentiamo di pungolare e stimolare a fare sempre meglio, ed è in quest’ottica
che ci proponiamo come interlocutore per chi amministra e decide. Ovviamente la
collaborazione deve essere da ambo le parti.
Luca Craia