L’impalcatura di via Don Minzoni è
diventata, negli anni, forse il simbolo più forte del degrado che sta uccidendo
il centro storico di Montegranaro. Un ammasso di tubi rugginosi messo su alla
bell’e meglio per mettere in sicurezza un edificio e che, col tempo, è
diventata più pericolosa dell’edificio stesso. Sono anni che cadono pezzi di
questa struttura, mettendo a serio rischio l’incolumità dei cittadini e,
soprattutto, dei residenti. Non solo un obbrobrio estetico, quindi, ma un
grande pericolo per la gente. E un ostacolo ulteriore alla già difficile
circolazione delle auto, le cui complicanze sono uno dei motivi per cui il
centro storico è stato gradualmente abbandonato dai Montegranaresi.
Ho combattuto per oltre un decennio perché
si trovasse una soluzione diversa per questo edificio che, tutto sommato, non è
così pericoloso e non impone una messa in sicurezza così pesante. È stata una
battaglia personale e associativa da parte mia, fatta di lettere, esposti e
iniziative di denuncia. Non ho mai smesso di combattere perché la struttura
metallica fosse rimossa e l’edificio messo in condizioni di non nuocere senza
creare questo enorme disagio al quartiere.
Recentemente ho inviato una PEC al
Comune e alle autorità locali per denunciare ancora una volta lo stato di
pericolosità dell’impalcatura e, finalmente, si è mosso qualcosa. Non ho
coinvolto, stavolta, il Comitato Paese Mio di cui sono coordinatore, anche se
ho l’appoggio totale dei membri dello stesso, in quanto sono coinvolto nella
questione anche a livello personale, essendo una mia proprietà confinante con l’edificio
in questione. Ma la soluzione di questo problema non è solo una mia vittoria,
bensì una vittoria per tutto il centro storico e per chi, negli anni, mi ha
aiutato a combattere.
Dal 30 settembre iniziano a smontare l’impalcatura,
I lavori sono complessi e dureranno, nelle previsioni, fino all’11 ottobre. L’impalcatura
sarà smontata e sostituita da una struttura aerea che non ostacolerà più il
passaggio delle auto, una struttura anche esteticamente molto più tollerabile.
Non pioveranno più pezzi di ferro sui passanti, non rischieremo di essere
decapitati da una lamiera portata via dal vento. Ci sarà qualche disagio in
questo periodo di lavori, in quanto, per eseguirli, occorrerà spazio per il
cantiere e tenere temporaneamente chiusa la strada. Ma finalmente qualcosa
cambierà, nel centro storico.
Non è la soluzione a tutti i problemi, è
solo uno dei problemi che viene risolto. Ma sottolineo il valore simbolico che
questo intervento assume, il significato di combattere, di non smettere di
lottare. Un piccolo risultato, tutto sommato, commisurato agli immensi problemi
del quartiere. Ma lo si è ottenuto lottando. Bisogna continuare a lottare ed è
quello che farò, anche quando non ti ascoltano, anche quando non rispondono
alle domande, alle richieste di confronto civile, alle telefonate. Non è certo
finita qui. Ma, intanto, mi godo questa vittoria.
Luca
Craia