Esprime soddisfazione, Mauro Lucentini,
commissario della Lega per la Provincia di Fermo, per le circa 250 domande raccolte da Invitalia
per l’area di crisi fermano-macerataese. “È una bella soddisfazione vedere che
sono così tante le aziende che vogliono investire nel territorio” dice
Lucentini, ricordando che “abbiamo lavorato velocemente, tra i primi di
novembre e metà dicembre, per giungere alla svolta finale del MISE, con un
incontro organizzato da me personalmente con invitati i rappresentanti del
Movimento 5 Stelle e Lega, il Presidente della Provincia di Fermo, quello della
Camera di Commercio e tutti i rappresentanti di Confindustria e delle
associazioni di categoria. Dopo un mese avemmo la firma per l’istituzione dell’Area
di Crisi”.
La ritiene, quindi, una soddisfazione
personale “multipla perché, oltre ad aver ottenuto l’area di crisi, abbiamo
anche ottenuto che gli imprenditori ci hanno creduto”. Ora è il momento che le
istituzioni facciano la loro parte e non deludano le aspettative. Ed è questo
che preoccupa il commissario leghista. “Vedo già qualcuno che dice che sono le
call, sono solo manifestazioni di interesse. Bene, è questa la fase delle call,
per pesare l’intenzione dei privati, quanti progetti ci fossero e, su questa
base, poi andare a parametrare quanta moneta il Ministero e la Regione dovranno
mettere su questa area di crisi”.
Invita a non mettere le mani avanti, ritenendo
“normale che ci saranno alcuni progetti
che si sfileranno, come è normale che ci saranno progetti nuovi, perché questa
richiesta oggi non è vincolante. Chi volesse partecipare in fase di progetto,
anche se non ha presentato la call, lo può fare tranquillamente in seguito”. Quindi Lucentini invita gli organi politici
ad avere “orecchie dritte e occhi aperti, perché non vorrei che succedesse come
è successo fino a oggi con l’ospedale di Fermo, che doveva essere inaugurato ad
ottobre 2018, siamo a ottobre 2019 e l’ospedale non è neanche partito. Le
promesse da campagna elettorale non ci servono, e quando dico non ci servono
parlo da persona che sta in mezzo agli imprenditori”.
Lucentini poi fa una proposta chiara: “servono
soldi ma serve che venga abbassata la soglia per la presentazione di progetti,
che non può essere un milione e mezzo come è ora e nemmeno un milione, perché noi
viviamo di piccole e medie imprese che non presenteranno mai progetti milionari.
È vero che per i progetti più piccoli dovrebbe intervenire la Regione, però
partiamo già con un Ministero che abbassa la soglia, perché così daremo molto
più spazio alle imprese per intervenire”.
Si rivolge ancora alle Istituzioni e agli
organi politici quando dice “cogliamo la volontà e la fiducia che ancora una
volta gli imprenditori hanno dimostrato di voler dare alle istituzioni. Oggi
gli imprenditori hanno detto «noi ci siamo, noi
investiamo, ora fateci vedere che quest’area di crisi non è una bufala». Guai a deludere gli imprenditori e la popolazione
fermano-maceratese che, con questo, potrebbe risollevare le proprie sorti a
livello lavorativo ed economico”.
Lucentini conclude
ringraziando per l’impegno profuso per il raggiungimento di questo primo
risultato il senatore Paolo Arrigoni, l’onorevole Giorgia Latini, l’onorevole
Tullio Patassini. “Oggi, se i risultati arrivano, è anche e soprattutto merito
loro”.
Luca
Craia