Comunicato integrale
Proseguiamo il tour della città focalizzando
l’attenzione, questa volta, su quella che è la porta di Montegranaro, ossia la
Zona Industriale del Villaggio del Lavoro nei pressi del Chienti.
La vegetazione spontanea che copre i marciapiedi,
seppellisce le rotatorie e procede rigogliosa verso la carreggiata, trasmette
al visitatore uno stato di malessere e un senso di degrado che ancor di più
enfatizza la sensazione di crisi che le nostre aziende stanno affrontando. Solo
la visione dei giardini aziendali, come pure la cura degli interni delle nostre
fabbriche, consentono al visitatore di ripristinare uno stato di fiducia e
sufficiente tranquillità verso i nostri imprenditori.
Parlare di area di crisi complessa, vedendo questa
trascuratezza, ci fa percepire che la crisi, prima ancora che con massicci
finanziamenti a pioggia, si combatte con la cura dei dettagli, con la voglia di
rendere accoglienti i luoghi di lavoro perché, anche attraverso la cura del
loro aspetto, si rende appetibile agli occhi di tutti coloro che vengono nel
nostro distretto, il nostro prodotto.
Le nostre aziende, vere ambasciatrici del lusso e
della manifattura italiana nel mondo, che hanno l’orgoglio di vedere i loro
prodotti nelle più importanti vetrine, come possono immedesimarsi con tanta
sciatteria e degrado ?
Se è vero che il made in Italy è buon gusto, armonia
del paesaggio, cura dei dettagli come poter attrarre un acquirente straniero
alla ricerca di queste caratteristiche anche e soprattutto nei luoghi dove
viene realizzato il prodotto ?
Le foto che abbiamo scattato rendono bene, più di
molte parole, il senso dell’incuria in cui versa questa gande zona industriale;
la cura delle parti private, ben visibile anche dalle foto, stride ancor di più
con l’incuria in cui versano le parti pubbliche.
Il recente intervento di ultimazione delle opere di
urbanizzazione, resosi possibile solo grazie ad opere realizzate da un privato
convenzionato in una parte molto periferica della lottizzazione, stride ancor
di più e ci fa capire che nessuna opera sopravvive senza la manutenzione, il
decoro e la pulizia dell’area. Le opere -
come le numerose fontane della città
che versano in stato di totale degrado - debbono si essere realizzate ma
poi, per essere decorose e funzionali, necessitano di manutenzione e pulizia e
questa, nella Zona del Villaggio del Lavoro, è del tutto carente.
Abbiamo di fronte una bella donna che spende in abiti
lussuosi ma rifiuta di lavarsi : quale fascino può avere la puzza della
sporcizia e quale seduzione può provocare la sciatteria agli occhi di un
partner ?
Oltretutto, visto che il gettito IMU in grande parte
viene generato dai capannoni delle aziende, perché i nostri amministratori
disprezzano così tanto questa zona Industriale, che tanto ha contribuito alla
crescita economica e morale della nostra città ?
Cara Sindaca Mancini e caro assessore Basso, lo
sfalcio delle erbe infestanti, come pure la pulizia dei marciapiedi non ci
sembrano servizi particolarmente complicati da rendere : farlo, oltre che un
dovere nei confronti dei cittadini, costituisce un atto di amore nei confronti
della città.
I Consiglieri Comunali del Gruppo MONTEGRANARO TRA LA
GENTE