Riuscite a immaginare, voi che la
conoscete, Visso senza acqua? Due fiumi con acqua fresca e gorgogliante l’hanno
sempre caratterizzata, nel bene e nel male. Nel bene, perché l’acqua è vita, e perché
è una delle bellezze di questo splendido borgo, nel male perché, per esempio, proprio
per la presenza di tanta acqua, non è stato facile adempiere a tutti gli
obblighi previsti per individuare le aree dove allestire le SAE.
Oggi accade il paradosso: Visso è
rimasta senza acqua. Il fatto è imputabile ai danni che il sima ha generato nei
confronti della fonte principale di approvvigionamento idrico e questo ha
innescato una situazione per la quale, un paese ricchissimo d’acqua, non ha più
acqua per le abitazioni e per le aziende, come denuncia un comunicato del
Sindaco diffuso in queste ore.
La soluzione c’è: basterebbe
allacciarsi all’acquedotto del Nera, che preleva l’acqua proprio di uno dei due
fiumi che passano in paese e che rifornisce buona parte della provincia di
Macerata ma non Visso. La soluzione è stata prospettata alla Regione che, ci
mancherebbe altro, ha dato il nulla osta. Ma l’acqua ancora non si vede perché mancano
le autorizzazioni. I timbri. La gente di Visso è senz’acqua non perché non ci
sia l’acqua ma perché non ci sono i timbri. E questa e l’Italia. E questo,
anche questo, soprattutto questo, è il terremoto nel centro Italia.
Luca
Craia