Comunicato
integrale
La “testuggine” rappresenta il miglior
esempio di tecnica di difesa organizzata dalle truppe romane in occasione degli
attacchi nemici. Quando, però, anche soltanto un tassello di quella formidabile
cupola saltava, allora, inevitabilmente, a rimetterci era l’intero
raggruppamento.
Questo sostanzialmente per dire come il
tentativo della sindaca Mancinelli di voler fare “squadra” a tutti i costi,
certa della integrità dei suoi assessori, può essere encomiabile da un certo
punto di vista, ma rischia di far crollare il Palazzo.
Certo, sarebbe stato meglio che gli
assessori raggiunti dagli avvisi di garanzia avessero subito fatto un passo
indietro, ma visto che questo scenario non si è configurato, ci attendiamo una
iniziativa di buon senso della prima cittadina e un atto di rispetto nei
confronti della Magistratura e degli anconetani.
Ad oggi, per la verità, assistiamo, a
fronte delle solite dichiarazioni di “completa fiducia nella Magistratura”, a
iniziative di dubbia opportunità quali il provvedimento punitivo nei confronti
del maggiore dei Vigili, Marco Caglioti (la cui motivazione suona ancor peggio
del provvedimento stesso!) e la frettolosa revisione del regolamento per la
tutela dei dipendenti (ma soprattutto, degli amministratori!) che – leggasi
bene – comporterà il fatto che i cittadini anconetani dovranno sobbarcarsi le
spese legali per la difesa dei quattro assessori.
Iniziative che francamente paiono
entrambe ben lungi dall’essere estranee dalle vicende in corso, né tantomeno di
chi rispetta le opportune distanze dall’inchiesta.
L’unico modo credibile di farlo sarebbe
rassegnare le dimissioni.
Sandro Zaffiri