L’area del
deposito STEAT di Fermo, presso l’antica stazione di Santa Lucia, è andata all’asta.
Potevano comprarsela, avvalendosi del diritto di prelazione, senza andare incontro
al meccanismo del rialzo d’asta, sia il Comune di Fermo che la Provincia di
Fermo, nonché la Regione Marche. Ma non lo hanno fatto. Poteva comprarsela
anche la STEAT, ma non lo ha fatto. Lo avesse fatto, avrebbe pagato il tutto il
prezzo base, ossia 650.000 Euro. Ma non l’ha comprata. A comprarla è stato un
privato, che ha partecipato all’asta e l’ha pagata, proprio in virtù dei
rialzi. 1.550.000 Euro.
Ora la STEAT ci
ripensa e vuole comprarsi l’area. Solo che non la pagherà 650.000 Euro come
avrebbe fatto se avesse esercitato il diritto di prelazione, bensì almeno 1.550.000
Euro, restituendo i soldi sborsati dal privato. Praticamente la pagherebbe
900.000 Euro di più. La STEAT è una società a capitale pubblico, significa che,
i soldi che manovra, sono soldi dei cittadini. Quindi a pagare 900.000 Euro di
più sarebbero i cittadini.
A domandarsi
il perché di questo comportamento che, pare evidente, è assurdo sotto ogni
punto di vista, è la Lega delle Marche che chiederà sia alla Regione che alla
Provincia che al Comune di Fermo come mai il Presidente della STEAT, Fabiano Alessandrini
che, tra l’altro, è anche Segretario Provinciale e Vicesegretario Regionale del
PD, ha assunto questa curiosa decisione. La Lega si chiede perché non si è
esercitato il diritto di prelazione, perché si spendono 900.000 Euro in più,
soldi dei cittadini, e perché in questo modo la STEAT rinunci al contributo che
la Regione Marche fornisce annualmente e che ammonta a circa 1.800.000 Euro.
L’interrogazione,
presentata il Regione da Marzia Malaigia, Sandro Zaffiri e Luigi Zura Puntaroni,
in Provincia da Gastone Gismondi e in Comune da Gianluca Tulli, sottolinea la
preoccupazione della Lega anche per il futuro dell’area, qualora la STEAT non
riuscisse a far fronte al debito, il che esporrebbe il bene al rischio di
essere acquisito da una banca o una società di leasing mentre, fosse stato
acquistato con la prelazione, sarebbe stato pagato con le disponibilità di
cassa e, quindi, senza il rischio di andare in mano a privati. Ci si preoccupa
anche delle dichiarazioni di Alessandrini che ha parlato della possibilità di
cambiare destinazione d’uso all’area e renderla edificabile, ventilando una
sorta di speculazione immobiliare che certamente non è nella mission dell’azienda
da lui presieduta e che è sì di diritto privato ma con capitale pubblico.
I soci della
STEAT sono i seguenti:
SOCI
STEAT SPA % SOCI STEAT SPA %
Provincia di
Fermo 84,034 Comune di Porto Sant’Elpidio 1,515
Comune di
Fermo 9,715 Comune di Montegranaro 0,790
Comune di
Monte Urano 1,123 Comune di Sant’Elpidio a Mare 0,643
Comune di
Porto San Giorgio 0,670 Comune di Torre San Patrizio 0,169
Comune di
Montegiorgio 0,428 Comune di Montappone 0,075
Comunità
Montana dei Sibillini 0,158 Comune di Rapagnano 0,072
Comune di
Ponzano di Fermo 0,074 Comune di Monte Vidon Corrado 0,042
Comune di
Lapedona 0,043 Comune di Altidona 0,039
Comune di
Monterubbiano 0,041 Comune di Monsampietro Morico 0,034
Comune di
Amandola 0,034 Comune di Santa Vittoria in Matenano 0,025
Comune di
Petritoli 0,025 Comune di Belmonte Piceno 0,017
Comune di
Comunanza 0,023 Comune di Montottone 0,016
Comune di
Servigliano 0,016 Comune di Campofilone 0,014
Comune di
Magliano di Tenna 0,016 Comune di Montelparo 0,009
Comune di
Monte San Pietrangeli 0,012 Comune di Massa Fermana 0,008
Comune di
Falerone 0,008 Comune di Montegiberto 0,007
Comune di
Monte San Martino 0,008 Comune di Ortezzano 0,007
Comune di
Monte Vidon Combatte 0,007 Comune di Monteleone di Fermo 0,005
Comune di
Montefalcone Appennino 0,006 Comune di Monterinaldo 0,004
Comune di
Moresco 0,005
Comune di
Smerillo 0,004
Ora c’è solo
da attendere le risposte degli enti interessati e vedere se si riesca a capire
i motivi di questo comportamento del Presidente Alessandrini, comportamento
che, a tutti gli effetti, pare davvero difficili da comprendere.
Luca Craia