Comunicato integrale
Proseguono anche a Castelraimondo i lavori di ricostruzione
degli edifici danneggiati dal sisma. I numeri raccontano di una cittadina che
si sta dando da fare nonostante le difficoltà e la burocrazia che
caratterizzano questa ricostruzione post-sisma. Al 31 dicembre 2019, a tre anni
dalle scosse che hanno colpito il territorio, sono 130 gli edifici con danni
lievi “B” e 248 quelli con danni gravi “E”. Dei primi, i 130 con esito B, sono
stati presentati 78 progetti (il 60%) e, di questi, completati 42, (ossia il
32% del totale). Meno positive le percentuali per gli edifici che hanno subito
danni gravi. Su 248 infatti, sono stati presentati 37 progetti, circa il 15%, e
di questi 1 cantiere è stato completato. “Si prosegue con la ricostruzione – ha
detto il sindaco, Renzo Marinelli – nonostante le problematiche che tutti ormai
conosciamo e raccontiamo da tre anni. La popolazione si sta dimostrando attenta
e per questo invito chi non ha ancora presentato i progetti a non perdere di
vista l’obiettivo che è quello di ricostruire e rientrare nelle proprie
abitazioni. La nostra cittadina è stata più fortunata di altre, ma come ci
dicono i numeri abbiamo centinaia di edifici distrutti, sia nel capoluogo che
nelle frazioni, e altrettante centinaia di persone sfollate, e la ricostruzione
resta una priorità”. Inizialmente a Castelraimondo, circa 4500 abitanti, erano
691 le persone sfollate che percepivano il Cas più circa altre 80 persone negli
alberghi convenzionati, mentre ad oggi sono 441 le persone che percepiscono ancora
il contributo di autonoma sistemazione e ci sono ancora 4 persone negli
alberghi.