C’è un edificio,
in via Garibaldi, a Montegranaro, che chi vive nel centro storico conosce bene.
Si tratta di una vecchia casa semidiroccata, dove non vive più nessuno dai
primi anni ’90, che è diventata col tempo la dimora di centinaia di piccioni.
Questo è dovuto semplicemente al fatto che le finestre sono aperte e i volatili
riescono a entrare facilmente e a trovare dimora nelle stanze della piccola
costruzione. Chiudere o far chiudere le finistre è impossibile in quanto quella
casa non ha proprietari. L’ultima persona che vi ha abitato è morta senza
lasciare eredi e, soprattutto, da ricerche negli archivi, risulta che non
esistono passaggi di proprietà per quello stabile dai primi del secolo scorso.
Insomma, nessuno ha la reale responsabilità di quanto succede a quella casa.
La cospicua
presenza di piccioni crea problemi non di poco conto per i residenti del centro
storico, me compreso. All’interno del fabbricato c’è una stratificazione di
guano alta diversi decimetri. Lascio immaginare l’odore, specie in piena
estate, col caldo. Ma non è solo il disgusto per il cattivo odore a
preoccupare, piuttosto le conseguenze di una situazione igienica così
compromessa, che potrebbe causare problemi sanitari anche molto gravi.
Dopo ripetute
segnalazioni effettuate negli anni e dopo decine di promesse di intervento
sempre cadute nel vuoto, lo scorso 25 luglio ho inviato un esposto al Comune,
alla ASUR, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica. Per la serie, con
le buone si ottiene tutto, il Comune di Montegranaro ha emesso ieri un’ordinanza
per effettuare i lavori di sanificazione dell’edificio sostituendosi agli eredi,
con possibilità di rivalsa. Significa che, non trovandosi i proprietari, il
Comune interverrà direttamente per risolvere finalmente questa situazione.
È un altro
pezzetto di centro storico che torna a posto, purtroppo gravando sulle casse
pubbliche; ma, purtroppo, sono molti i casi come questo ed è imprescindibile l’intervento
pubblico: è per questo che l’Amministrazione Comunale dovrebbe produrre un
progetto specifico per interventi di questo tipo, finanziandoli a bilancio.
Ovviamente, anche qui dopo miriadi di promesse, di progetti non c’è l’ombra. Ma
intanto incassiamo questo piccolo ma significativo risultato che testimonia
come si può e si deve intervenire per limitare il degrado e invertire la
tendenza che sta portando il centro storico di Montegranaro allo sfascio che
vediamo proseguire giorno per giorno.
Luca
Craia