In questi giorni
molti Italiani stanno ricevendo la telefonata dalla Croce Rossa per chiedere la
disponibilità a effettuare il test sierologico contro il covid19. Le telefonate
vengono fatte su un campione statistico elaborato dall’ISTAT e servono,
appunto, a realizzare una statistica precisa di come si è mosso realmente il
contagio. Sono molti, però, a sollevare lo stesso dubbio: chi mi assicura che a
chiamarmi sia proprio la Croce Rossa e non qualche malfattore?
Prima di tutto
spieghiamo come si fa a essere sicuri di non incorrere in una delle tante
truffe telefoniche o, peggio, in qualche delinquente in cerca di un pretesto
per entrare in casa. La Croce Rossa chiama in tutta Italia con un numero che
comincia per 065510, con altre cifre a seguire a seconda della propria
residenza. Se appare un numero che comincia con 065510, siamo certi che si
tratti della Croce Rossa. In ogni caso, si può verificare chiamando la Croce Rossa
stessa al numero nazionale 065510.
Ma perché la gente
non si fida, ha paura? Una volta, se ti chiamava qualcuno che si qualificava
come Croce Rossa, era la Croce Rossa e basta. Adesso potrebbe essere un
truffatore, uno che ti fa firmare un contratto capestro per telefono, esercendoti
un assenso magari dato per altre cose. È un fenomeno sempre più diffuso, quello
delle truffe telefoniche, e avviene per un motivo: perché è legale stipulare
contratti per telefono. I contratti andrebbero stipulati di persona, con un
consulente in carne e ossa, che si qualifica, col quale si possa interloquire
anche in un secondo tempo. Oggi, invece, addirittura dialoghiamo
telefonicamente con macchine che ci danno risposte e che ci fanno accettare
impegni inderogabili. Si mina la fiducia della gente, il rispetto tra persone,
e la gente ha paura anche di una telefonata. E tutto questo è legale. E, quando
il telefono serve per cose buone, non ci si fida.
Luca Craia