Comunicato integrale
Decreto
rilancio: umiliate ancora le Marche terremotate. Il Governo dimentica ancora le
zone terremotate del centro Italia del sisma del 2016, alle quali non dedica
neanche un capitolo delle quasi 500 pagine del decreto rilancio. Dopo il
decreto Genova, con cui erano stati conferiti poteri straordinari per la
ricostruzione del Ponte Morandi e approvata una sanatoria per il terremoto di
Ischia, arriva l’ennesima umiliazione per i terremotati del centro Italia. Con
il decreto rilancio infatti il Governo nomina un commissario straordinario che
potrà operare in deroga a tutte le leggi per il ripristino delle autostrade
abruzzesi A24 e A25, la Roma – Teramo, che attraversa le zone colpite già dal
sisma del 2009. Nulla invece compare per il terremoto del 2016. Avevamo
presentato diversi emendamenti sia al Cura Italia che al DL Liquidità per
accelerare l’avvio della ricostruzione fisica e socio-economica del centro
Italia terremotato, ma tutti sono stati resi non ammissibili perché estranei
alla materia del provvedimento. Ritengo che il rilancio a seguito della crisi
legata al Covid-19 debba passare necessariamente attraverso la ricostruzione
post-sisma di quello che sarà il più grande cantiere d’Europa. Questa era
l’occasione sbloccare i cantieri pubblici e privati e tentare l’istituzione di una
zona economica speciale. Ma il Governo, dopo l’inutile decreto 123 del novembre
scorso, anche in questa occasione ha dato prova di considerare il sisma del
2016 come un’emergenza di serie B. Tutto questo è inaccettabile, l’ennesimo
schiaffo alle nostre comunità colpite che scontano un’emergenza dentro un’altra
emergenza. Ci faremo promotori delle istanze del centro Italia terremotato
anche ora in sede di discussione del DL Rilancio ripresentando le nostre
proposte in commissione e al Governo.
Francesco
Acquaroli