Il
capogruppo della Lega Marche Sandro Zaffiri: “Proteste dei sanitari confermano
che la partita non è ancora chiusa. Subito un anticipo sulle erogazioni a
dimostrazione dell’intenzione di voler mantenere le promesse e soddisfare le
richieste sindacali.
Comunicato integrale
Non è rimasto soddisfatto il capogruppo della Lega
Sandro Zaffiri della risposta che il presidente Ceriscioli ha fornito, nel
corso della seduta del Consiglio regionale, alla sua interrogazione in merito
ai tempi
di erogazione del riconoscimento economico al personale sanitario, medico e
paramedico, a titolo di bonus aggiuntivo per l’eccezionale sforzo durante
l’emergenza Covid-19.
“Una risposta
inconsistente – afferma a distanza di 24 ore il capogruppo Zaffiri – che non mi
ha soddisfatto, come non ha soddisfatto i sindacati che, già oggi, hanno deciso
di organizzare alcuni presidi di protesta a fianco dei lavoratori per
sottolineare il loro malcontento”.
“Evidentemente
qualcosa non torna nell’entusiasmo espresso da Ceriscioli nel riferire del buon
esito dell’accordo con i sindacati della Sanità – prosegue Zaffiri – perché, se
è vero che qualcosa si intende fare, dall’altro lato occorre dare subito un
segnale. Un segnale che – fin da subito – potrebbe essere quello di anticipare
sulla prossima busta paga una parte di quella erogazione aggiuntiva che
rappresenterebbe l’intenzione di voler mantenere le promesse. Ad oggi, a circa
un mese sia dall’approvazione della mozione della Lega che prevedeva lo
stanziamento di un bonus da 1000 euro una tantum, sia dalla firma dell’accordo
tra la Regione Marche e i organizzazioni sindacali, che metteva a sistema circa
20 milioni di euro, possiamo registrare soltanto ritardi, incertezze e
proteste. Purtroppo nulla di consistente nelle tasche del personale sanitario”.
Sandro
Zaffiri