Comunicato integrale
Oggi in seduta di
Consiglio Regionale tutti i Consiglieri della Lega Marche hanno espresso voto
contrario all'approvazione della Proposta di Atto Amministrativo sul Piano
Sociale Regionale 2020/2022 -dichiara il Capogruppo Sandro Zaffiri -tale
proposta risulta essere vuota di contenuti in quanto non sviluppa gli
obbiettivi che un piano Sociale deve necessariamente avere. Stiamo parlando di
un Piano sociale regionale che dovrebbe-ribadisce il Consigliere Sandro Zaffiri
-soprattutto in questi tempi, definire un welfare territoriale rivolto alla
salute di tutti i cittadini marchigiani, attuando una rete di aiuti concreti.
La Lega –chiarisce il
capogruppo –vuole dar voce a tutti quei cittadini che pongono alle istituzioni
domande reali alle quali si ha il dovere di dare risposte concrete.
“Viviamo in una Regione
che non ha compreso questo senso di responsabilità verso i cittadini e tende a
delegare i problemi più gravi ai Comuni, lasciandoli per giunta senza strumenti
proporzionati al reale fabbisogno.” dichiara il consigliere Marzia Malaigia ”I
Comuni, quindi, non riescono nemmeno ad aiutare le situazioni più fragili,
quelle di famiglie dove siano presenti condizioni di disabilità e/o non
autosufficienza, che hanno diritto e maggior bisogno di essere aiutate dalle
istituzioni soprattutto in tempi di emergenza,
e che invece proprio in questo periodo di lock down si sono viste
sospendere del tutto anche i servizi più indispensabili.”
Siamo dunque di fronte
ad un piano che non andava bene già in passato, ripreso e modificato alla buona
per poi essere ripresentato oggi per la votazione ma questo modo di procedere
non va bene -affermano a gran voce tutti i Consiglieri della Lega Sandro
Zaffiri, Marzia Malaigia, Luigi Zura Puntaroni e Mirco Carloni -"Noi non ci stiamo, sono state messe per iscritto
tante belle parole che non hanno una rispondenza a livello concreto, e questo
non siamo solo noi della Lega a dirlo ma sono soprattutto gli stessi cittadini,
che in questa particolare situazione di emergenza, chiedono risposte vere ai
problemi che di giorno in giorno tendono a farsi più grandi anche perché, ahimé
risposte concrete dalla Regione non arrivano.