L'esperienza Umbria
evidentemente non ha insegnato nulla a PD e 5 Stelle: il loro pseudo matrimonio
elettorale è stato sonoramente bocciato dalle urne, ma ora vogliono replicarlo
anche nelle Marche. La Lega, da sempre fedele alla politica di dialogo e
vicinanza al territorio, è immune al fascino del potere che ha invece stregato
i rivoluzionari pentastellati riducendoli a camerieri del PD.
“Il mostro giallo-rosso a
due teste, sembra voler colpire anche le Marche, ma i cittadini non si
lasceranno ammaliare da chi, in nome delle poltrone, ha infangato i reali
bisogni delle comunità”, affermano in una nota il neo Commissario della Lega
Marche, On. Riccardo Augusto Marchetti e i consiglieri regionali Sandro
Zaffiri, Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni.
“A parlare – proseguono
gli esponenti del Carroccio – sono i fatti. Il Bilancio di previsione, nel
Dicembre dello scorso anno, è stato approvato con i voti determinanti di un
Movimento sempre più povero di stelle e di ideali.
E' successo di nuovo ieri
– spiegano gli esponenti leghisti – con la manovra economica di emergenza,
votata compattamente da quella che rappresenta la nuova maggioranza in
Consiglio Regionale. Un binomio, quello tra PD e 5 Stelle, impensabile fino a
qualche anno fa, ma promosso e incentivato dall'imminente appuntamento
elettorale.
Si tratta di un vero e
proprio tentativo di suicidio politico – sottolineano gli esponenti della Lega
– che soltanto qualche mese fa, nella vicina Umbria, ha decretato la
catastrofica disfatta dei grillini e ha tolto ai Dem le poltrone su cui
sedevano ininterrottamente da cinquant'anni. Tutti gli elettori che si sentono
traditi dalle velleità di cammbiamento dei pentastellati - rimarcano gli
esponentidel Carroccio. Troveranno nella Lega un solido punto di riferimento:
mai rinunceremo al buonsenso per assoggettarci a quelle dinamiche di potere che
invece hanno strappato l'anima al Movimento. Siamo certi difatti che i
cittadini marchigiani, come quelli umbri, puniranno nelle urne chi si è
prestato ad accordi di facciata in nome di un tornaconto personale, lasciando
irrisolti i problemi e le necessità del popolo.
La Lega – concludono –
resta e resterà sempre coerentemente vicina a quei cittadini che desiderano il
ritorno ad una politica vera, quella che i 5 Stelle hanno millantato invano,
che sappia affrontare con serietà le sfide di tutti i territori, combattendo in
nome del bene comune e non per brama di potere”.