Consiglieri regionali della Lega in visita alla vigilia dell’attivazione
della struttura. Incontro con sindaco e assessore alla protezione civile quale
ringraziamento alla disponibilità della città di Civitanova Marche. “Ruolo
centrale nella battaglia al virus e valido presidio in ottica futura”. Presenti
Guido Bertolaso e il prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto.
Comunicato
integrale
Manca davvero poco al taglio del nastro
del Covid center di Civitanova Marche che da lunedì comincerà ad accogliere i
pazienti più gravi, quelli cioè che necessitano di cure intensive. Alla vigilia
di questo importante esordio il capogruppo della Lega in Consiglio regionale
Sandro Zaffiri e il consigliere Luigi Zura Puntaroni hanno fatto oggi visita
alla struttura e incontrato il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio
Ciarapica, e l’assessore alla protezione civile, Giuseppe Cognigni. “Una visita
– hanno spiegato i rappresentanti della Lega – che vuole essere testimonianza
di gratitudine ad una comunità che ha dimostrato grande sensibilità e
disponibilità fin dal momento in cui la struttura fieristica della città di
Civitanova è stata indicata come luogo di destinazione dei malati Covid
provenienti da tutte le Marche. La delegazione della Lega è stata accompagnata
all’interno della struttura che ospiterà il Covid hospital, anche alla presenza
dell’ex responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, e del
prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto. “Struttura moderna e molto ben attrezzata
– hanno potuto constatare gli esponenti del Carroccio – che fa ergere
Civitanova ad un piano di assoluta eccellenza a livello europeo per la cura dei
pazienti Covid”. Chiara la soddisfazione anche per il fatto che la Lega e il
centrodestra erano stati tra i primi a chiedere al presidente Ceriscioli
l’attivazione di un centro unico regionale di riferimento. “Oggi che questo
progetto è divenuto realtà a dispetto dei tanti detrattori – hanno affermato i
consiglieri della Lega – siamo certi che potrà rappresentare un punto di
riferimento centrale nella battaglia al virus e, in ottica futura, un presidio
che servirà a non farsi trovare impreparati nell’ipotesi da scongiurare di una
recrudescenza dell’epidemia”.
“Struttura unica nel suo genere, come
uniche sono le risposte necessarie a fronteggiare questa pandemia. Risposte che
non si sarebbero potute adeguatamente fornire all’interno della quasi totalità
delle strutture ospedaliere e sanitarie delle Marche, in larga parte ospitate
in immobili di circa 50 anni fa. Ci auguriamo – hanno aggiunto gli esponenti
della Lega – che l’attivazione del Covid hospital possa anche servire ad
alleggerire le difficoltà tuttora presenti in altri ospedali marchigiani che
potranno in tal modo tornare ad operare nella massima serenità, garantendo
tutti i servizi e le prestazioni che non hanno mai cessato di assicurare
neppure nelle fasi più critiche dell’emergenza”.