Ci
sono dei dementi armati, in giro, gente stupida, incosciente e fondamentalmente
cattiva. Uno di questi dementi, qualche mese fa, si è divertito, va a capire perché,
a sparare a un’aquila reale, sui Monti Sibillini. Un esemplare di questo splendido
animale è stato trovato morto, mummificato dai fattori atmosferici, in località
Cascate del Rio, nel territorio di Montefortino. Data la mummificazione, si
desume che la morte sia avvenuta da qualche mese, ma sono in corso esami che
potranno fornire dati più precisi. Quello che è certo è che all’aquila è stato
sparato: hanno trovato quattro pallini di piombo nel corpo dell’uccello.
L’aquila
reale è una specie protetta, e sull’appennino Umbro-Marchigiano ce ne sono
pochissime, di cui cinque coppie nidificano nell’area dei Sibillini. Un animale
raro, quindi, e preziosissimo per l’ecosistema, vista la sua funzione di “spazzino”
ambientale, in quanto si nutre non solo di animali vivi ma anche delle carcasse
di quelli morti. Il tutto senza considerare l’importanza che la sua presenza
assume in termini di valorizzazione del territorio.
Chi
ha compiuto un gesto del genere andrebbe punito in maniera esemplare. Ma la
passerà quasi sicuramente franca, nessuno saprà mai chi è stato. Io mi auguro
solo che senta su di sé il biasimo della gente civile, e se ne vergogni. In
genere questa non è gente che si vergogna, ma auguriamocelo lo stesso.
Luca
Craia